TORINO - Il soggetto è lo stesso: Ivan Juric. Uomo non divisibile, ma del quale esistono varie sfaccettature. Dipende in primis dall’umore, certo, e questo se di mestiere sei un allenatore dipende a sua volta in larga parte dai risultati. E qui si arriva al cruccio di Ivan: ha preso e migliorato il Toro, passando da 50 a 53 punti in due stagioni e dopo che le precedenti erano state dedicate alla salvezza, ma ora si trova come ingolfato. È nella situazione potenzialmente migliore. Due i fatti. Il primo: ci sono 7 squadre più forti del Toro e quindi deve fare tutto più che bene per accedere anche soltanto in Conference. Il secondo: dei tre avuti in dote da Juric, questo è il Toro più completo. Con una squadra che ha una potenziale coppia di attaccanti formata da Zapata e Sanabria, due centrocampisti invidiati come Ilic e Ricci, due centrali giovani e forti quali sono Buongiorno e Schuurs, l’allenatore granata dovrebbe essere allettato da un’ulteriore crescita.Puntando con positività a quei 56 o più punti che potrebbero regalare soddisfazioni internazionali, alla squadra targata 2024-25.
Toro, il quadro generale: da Zapata a Ricci
E invece i segnali singoli sono sintomi del quadro generale: Sanabria - come pure Pellegri - non ha ancora segnato un gol dopo ben otto partite di campionato (il paraguaiano si è però sbloccato in nazionale). Zapata è fermo all’incornata contro la Roma, e ultimamente nel suo incedere si legge l’insofferenza per l’isolamento cui è costretto un centravanti in questo attuale Toro. A centrocampo il discorso è delicato soprattutto guardando a Ilic: se Ricci ha sbagliato partite “sbagliabili”, il serbo ha invece deluso innanzitutto sotto il profilo dell’atteggiamento. Una variabile molto più pericolosa, rispetto a quelle fisica e tecnica. Buon per Juric, in tale contesto, che la difesa tenga. Buongiorno al netto del recente infortunio resta in crescita, e Schuurs sta mantenendo alti standard di rendimento anche in questa sua seconda stagione italiana. Un bilancio che mette in difficoltà “politica” e quindi dialettica Juric. Sul mercato accontentato da una dirigenza che al netto delle intenzioni sul fronte Buongiorno, ha confermato tutti i migliori e in entrata si è mossa con sufficiente generosità.