Torino, fiducia in Juric. Cairo non molla Ivan: “Solo un po’ di sfiga”

Il patron granata: "Buon Toro per un’ora, ma dopo il ko di Schuurs è cambiato tutto". Bellanova: “Rialziamoci!”

TORINO - Oltre ai numeri, alla classifica, alle prestazioni, alle sconfitte, agli infortuni, all'incapacità di segnare e alla troppa facilità nel concedere gol agli avversari ai primi tentativi, il momento nero del Toro si riassume osservando i volti dei protagonisti. Ivan Juric si strapperebbe i capelli, ma anche la faccia del presidente Cairo dopo la sconfitta contro l'Inter è tutta un programma. Un misto di delusione, amarezza e preoccupazione. Nella fase più difficile della gestione Juric il rischio è che l'ambiente si rassegni ad una stagione che dopo nove partite sia già da buttare via. Non può andare bene, ovviamente. Per questo Cairo, pur colto dallo sconforto mentre abbandona lo stadio, non cerca colpevoli. Ma punta il dito contro la malasorte: «Lo avete visto anche voi, abbiamo avuto un po' di sfiga». Non bada troppo al sottile il patron, quando parla di un Toro che non vede nemmeno un barlume di luce. Perché i guai arrivano pure dall'infermeria: le speranze di recuperare Zapata e Buongiorno per Lecce sono intatte, ma la prospettiva di aver perso Schuurs (per tanto tempo) e Tameze rappresenta un'ulteriore mannaia. Tornando alla partita, però, Cairo individua nell'uscita del difensore olandese lo snodo cruciale, l'inizio della fine: «Per un'ora la squadra ha fatto molto bene. Dopo l'infortunio, però, è cambiato tutto». Sicuramente non è casuale che le reti, una dopo l'altra, siano giunte proprio successivamente alle lacrime di Schuurs. Sul quale Cairo dice solo: «Speriamo bene». Anche se la mimica del presidente non può certo inaugurare pensieri ottimistici.

Torino, le parole di Bellanova

Anche i giocatori - per la prima volta contestati dalla Maratona durante i minuti finali - hanno la testa bassa. E l’umore nero: ci mancherebbe, d’altronde. Ai microfoni di Torino Channel si presenta Raoul Bellanova. L’ex della gara analizza con lucidità il momento: «Stiamo facendo delle prestazioni, stiamo giocando anche discretamente, ma la verità è una sola: abbiamo 9 punti e veniamo da una serie di sconfitte brutte che ci fanno male, ora dobbiamo rimboccarci le maniche e andare avanti. Quello che prendiamo di buono da questa sconfitta è che abbiamo creato tanto nel primo tempo, abbiamo tenuto noi la palla, poi ad inizio ripresa ci siamo abbassati e questo ci ha tagliato le gambe». Tanti i problemi del Toro. Bellanova, in questo senso, non ha alcuna intenzione di nascondersi: «Dobbiamo diventare più incisivi perché stiamo segnando troppo poco. Per prendere i tre punti bisogna far gol». Su Schuurs, l’esterno granata spiega le sensazioni del campo: «L’ho visto piangere, per un calciatore un problema al ginocchio è sicuramente il più brutto, ma non dobbiamo farci condizionare nonostante Perr sia un grandissimo giocatore. Siamo dei professionisti, non possiamo mai calare di concentrazione». Anche per Vlasic lo spavento, a pochi metri dalla scena, è stato enorme: «Ci siamo preoccupati perché anche agli Europei abbiamo visto in televisione ciò che è successo ad Eriksen, siamo contenti che le cose siano finite per il meglio». Ora per Bellanova subito testa alla trasferta di Lecce: «Dobbiamo lavorare, abbiamo un mister che non molla un centimetro, cercherà di tirarci fuori il meglio in allenamento, il problema è che in campo vanno i giocatori: siamo noi che dobbiamo dimostrare. I tre punti a Lecce ci servono come l’aria». Non poteva riassumere meglio l’importanza del prossimo impegno.

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