Ivan Juric ribalta il Toro e il Toro sbanca Lecce con un gol di Buongiorno, tornando a prendersi una vittoria che mancava dal 18 settembre quando i granata realizzarono tre reti a Salerno. Il tecnico croato è stato coraggioso ma, soprattutto, si è tolto di dosso quell’integralismo che lo stava portando alla deriva. Ha abbandonato il solito 3-4-2-1 passando al 3-4-1-2 con, finalmente, due punte. E’ partito con Sanabria e Pellegri e a trenta minuti dalla fine ha inserito Zapata (reduce da una settimana di allenamenti differenziati) al posto di Pellegri. Attaccanti che hanno comunque tenuto il Toro alto tenendo sempre impegnati i difensori del Lecce. Non hanno segnato ma, comunque, hanno dato la svolta. In più Juric si è affidato a giocatori di gamba: Gineitis e Linetty in mezzo, che hanno permesso a Ricci di avere più spazi a disposizione. Grandioso, come sempre, Buongiorno, autore del gol-vittoria che poi ha difeso, assieme ai compagni, con i denti ma soprattutto con il cuore.
Vietato accontentarsi
Sì, adesso per il Toro può partire un altro tipo di percorso in attesa che alcuni big si calino nella parte e non facciano più le bizze: ci riferiamo a Ilic e Radonjic, due che tecnicamente sono superiori alla media ma che in questo inizio di stagione, a parte qualche rara eccezione, hanno giocato in maniera svogliata, quasi provocatoria nei confronti di altri compagni che non si sono mai risparmiati. Juric, dunque, ha voluto dare un esempio forte e il risultato gli ha dato ragione: adesso deve insistere con questo nuovo sistema, soprattutto presentandosi sempre con due attaccanti. Poche squadre in Serie A, a parte le big (forse), hanno tre giocatori del calibro di Zapata, Sanabria e il giovane Pellegri, mai così in forma da quando indossa la maglia granata. E adesso, sempre al Grande Torino, prima il Frosinone in Coppa Italia e poi il Sassuolo in campionato. Insomma, c’è la possibilità di svoltare per davvero. Bisogna crederci e affidarsi a giocatori che abbiano voglia. Sempre con due attaccanti, però. Juric non lo dimentichi.