
Due mesi di campionato con soli due vittorie, poi la rinascita. Il Torino, dopo un inizio di stagione in salita, rivede la luce con due successi consecutivi: prima quello sul Lecce, poi nell'ultimo turno contro il Sassuolo. Una partita, quella vinta con i neroverdi, che ha visto protagonista l'allenatore granata Ivan Juric. Il tecnico, squalificato, ha osservato il match dalla tribuna, ma al triplice fischio si è reso protagonista di un gestaccio inequivocabile. Gesto che ha spiegato proprio Juric nella conferenza stampa di vigilia del match con il Monza.
Monza-Torino, parla Juric
Queste le parole del tecnico del Torino: "Ho incontrato la curva, ho trovato persone top. Ci siamo chiariti, pensavano che quel gesto fosse rivolto a loro. Il gesto c'è stato, ma era per tante cose. Non eravamo riusciti a chiudere la partita, poi non è stato piacevole ascoltare insulti ai miei giocatori per tutti i 90'. Ma è stato il loro modo di far reagire la squadra, la cosa importante è che non ci sia indifferenza. Voglio dire che mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso per quanto ho fatto: un allenatore deve sapersi controllare, ma credo sia anche giusto esternare le proprie emozioni, e in quel momento quello era ciò che provavo. Quest'anno mi aspettavo un inizio migliore, ho sofferto, ma ora le cose stanno andando bene, col Sassuolo abbiamo dominato grazie a quanto di buono fatto durante gli allenamenti. A Torino giustamente le pretese sono alte, noi vogliamo fare ancora di più dei 53 punti dello scorso anno: non sarà facile, ma ci proveremo, la squadra è viva. Partivamo da un'ottima base l'anno scorso, ma non ho annusato alcune situazioni, con la squadra ci eravamo un po' persi. Da un mese a questa parte rivedo il Torino che piace a me: gli alti e i bassi ci stanno, ma questa è la squadra degli ultimi due anni". Infine sugli acciaccati: "Ricci si è stirato, stara fuori per un po'. Rodriguez non ha lesioni ma dubito ce la faccia per il Monza. Zima sta meglio, bene in Coppa Italia e col Sassuolo: ha aumentato la forza al ginocchio, andrà sempre meglio".
