Il limite Toro, la chiave esterni non apre: l’assenza dal gioco e dai gol

Bellanova, Lazaro, Vojvoda e Soppy, il problema per Juric: nessun gol e solo un assist

Se c’è un allenatore che negli ultimi anni ha saputo trarre il meglio dai propri esterni, questo è sicuramente Gasperini. Da Conti e Spinazzola nei primi anni, passando per Hans Hateboer e Gosens, fino ad arrivare ora a Zappacosta e Ruggeri: l’Atalanta che da anni frequenta con continuità le zone alte della classifica, ha sempre avuto nei terzini uno dei suoi punti di forza. Lo sa bene anche Juric, che è consapevole del fatto che proprio i duelli sulle corsie esterne saranno determinanti domani sera e che ai suoi interpreti del ruolo, proprio come Gasperini, chiede molto.

Il limite

Da loro vorrebbe un contributo maggiore soprattutto in fase offensiva, sia in termini di assist che di gol, quelli “da quinto a quinto” che al Torino mancano e in cui l’Atalanta è maestra. Non a caso questo è un punto su cui il tecnico sta battendo con insistenza perché finora non ha avuto quelle risposte che avrebbe voluto. Basti pensare che i quattro terzini - Bellanova, Lazaro, Vojvoda e Soppy - sono ancora a secco di reti in campionato (Vojvoda aveva però trovato il gol in Coppa Italia contro la Feralpisalò) e solo Bellanova ha finora fornito un assist decisivo, quello per il 3-0 di Radonjic contro la Salernitana. Proprio l’ex Inter è colui che nelle ultime settimane è apparso maggiormente in forma e ha dato i segnali più incoraggianti, un chiaro segnale di come abbia beneficiato del passaggio dal 3-4-2-1 al 3-5-2, un modulo a lui certamente più famigliare (lo stesso con cui giocava all’Inter lo scorso anno) e che gli permette di avere tutta la fascia a destra a disposizione, senza doverla condividere con uno dei trequartisti, come spesso gli era capitato di fare con Vlasic o Seck nelle prime gare.

Nel dettaglio

Bellanova, numeri alla mano è uno dei titolatissimi del Torino (ha giocato tutte le partite e solo contro il Verona è partito dalla panchina), ma a lui Juric chiede quella crescita in fase offensiva che non ha ancora compiuto. Il tecnico poi si aspetta qualcosa in più anche da Lazaro, esterno che è stato riconfermato dopo la scorsa stagione, anche per la sua capacità di giocare sia sulla corsia di destra che in quella di sinistra, ma che fino a questo momento ha avuto un rendimento inferiore a quello dell’ultimo campionato. Meglio ha fatto finora Vojvoda, che in un paio di occasioni si è anche adattato a giocare come terzo di difesa: il kosovaro, tra gli esterni, è stato quello che ha avuto il rendimento più costante, ma anche da lui Juric pretende di più, soprattutto considerando le sue qualità nel cross (con entrambi i piedi), un’arma che il Torino dovrebbe riuscire a sfruttare maggiormente, visto che può contare su attaccanti come Zapata e Sanabria, oltre a Pellegri, bravi nel gioco aereo. Poi c’è Soppy, uno dei volti nuovi di questa stagione, ma che è ancora una sorta di oggetto misterioso, considerando che finora ha collezionato solamente 113 minuti perché spesso costretto ai box da un infortunio muscolare. La stagione del francese, di fatto, deve ancora cominciare e in questi mesi dovrà dimostrare di meritare la conferma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...