L’arbitro Massimi sarà sospeso: paga gli ennesimi errori contro il Torino

Sette mesi di sviste ai danni dei granata: da quelle di Monza nella scorsa Serie A A fino a Frosinone
L’arbitro Massimi sarà sospeso: paga gli ennesimi errori contro il Torino© /Agenzia Aldo Liverani Sas

La scelta di Rocchi certifica quanto in presa diretta era parso evidente: il designatore degli arbitri ha sospeso sino a fine anno Luca Massimi, direttore di gara della sfida tra Frosinone e Torino, per la serie eccessiva - e penalizzante ai danni dei granata - di errori commessi. Uno in particolare, per il minuto nel quale si è verificato, è potenzialmente assai pesato sull’andamento della partita. Al 12’ il difensore di fascia dei frusinati Oyono, già in precedenza ammonito, rifila un calcione sotto il ginocchio di Bellanova. Il quale per la botta ricevuta, oltre a dover ricorrere alle cure dello staff medico granata, necessita di un paio di minuti di tempo prima di rialzarsi. Inizialmente zoppicando. Non può valere da motivazione il fatto di non voler lasciare i gialloblù in inferiorità numerica per circa ottanta minuti. Il giallo era solare, e doveva essere sventolato all’indirizzo del calciatore gabonese. Pochi minuti più tardi l’arbitro della sezione di Termoli si perde in un bicchier d’acqua.

Il pasticcio di Massimi

Buongiorno stende Kaio Jorge nell’area del Torino. Sarebbe innegabilmente calcio di rigore, e invece Massimi, forse emotivamente tradito dalla scelta prima assunta, ammonisce il centravanti brasiliano per simulazione. Richiamato dal Var, si accorge che l’azione del Frosinone è però viziata da un precedente fallo di Gelli su Ricci (il tocco è lieve, ma tale da mandare gambe all’aria il centrocampista del Toro). L’esito: fallo per i granata (del quale nella fase di gioco non si era accorto), niente rigore per i laziali (la cui evidenza era apparsa netta), e ammonizione per Kaio Jorge che da regolamento non può più essere tolta. Un pasticcio che costa a Massimi la sospensione, decisa da Rocchi, fino al termine del 2023. E figlia anche di uno sventolio poco lucido dei gialli nella fase centrale della ripresa, nonché di una spinta di Oyono in area ai danni di Buongiorno verso fine gara che avrebbe meritato l’ausilio del Var.

Lo sfogo di Juric

«Ultimamente siamo poco fortunati con gli arbitri - si è sfogato Juric a fine gara -: il fallo di Oyono è stato da cartellino giallo. Il pareggio finale è giusto, ma gli errori ai nostri danni iniziano a essere troppi. Senza, avremmo potuto avere più punti». Tutto da vedere l’esito dell’incontro in caso di disparità numerica, ma le due squadre si sono affrontate in duelli uno contro uno ed è quindi evidente che il Torino avrebbe tratto ampio vantaggio, dall’avere l’uomo in più. Come, tornando alla prova di Monza, non è certo che i granata avrebbero trasformato il rigore negato da Doveri per il fallo di Gagliardini su Lazaro. Teoricamente, comunque, si tratta di quattro punti sottratti. Che, sommati ai 20 che la squadra del tecnico croato ha messo assieme, porterebbero il totale a 24: tanti quanto ne hanno Napoli e Fiorentina che occupano il sesto e il settimo posto.

Come da tabella a corredo dell’articolo, diverse altre sono le sviste ai danni del Toro. Una serie corposa, partendo dalla trattenuta di Rovella su Ricci che, nel passato campionato, ha inchiodato la sfida contro il Monza sull’1-1. Fiaccando la volata di una squadra che era in lotta per un posto in Europa (poi andato alla Fiorentina per l’esclusione della Juve dalle coppe europee). Sviste che sono pure costate l’eliminazione dalla Coppa Italia: il 2 novembre scorso sarebbe stato da annullare il gol di Ibrahimovic per un fallo di mano di Mazzitelli, mentre è stato negato un rigore per un intervento di Monterisi su Seck. A questo punto, opportuno che la serie nera debba interrompersi.

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