Zapata, i tifosi lo adorano
Si è poi ripetuto contro l’Atalanta, in quella che rimane la miglior prestazione globale dei granata: contro la sua ex squadra Duvan ha segnato la rete che ha rotto l’equilibrio e l’ultima, mentre il raddoppio è stato opera di Sanabria su calcio di rigore. Dopo il 3-0 ai lombardi, Zapata si è concesso una pausa contro il Frosinone. Salvo tornare assoluto protagonista nella sfida vinta sabato contro l’Empoli, la terza di fila in casa, nonché la terza consecutiva nella quale i granata non hanno subito gol. Per il centravanti che in Italia aveva iniziato a giocare nel Napoli è stato il quarto centro con il Toro: tutti decisivi, tutti segnati davanti ai propri tifosi, tre dei quali sotto la Maratona. Che sempre più come il resto della tifoseria lo adora, per l’atteggiamento con il quale vive le partite prima ancora che per i gol che realizza. Certo importanti, i gol, ma punta dell’iceberg di prestazioni quasi sempre molto granata, per generosità e intensità.
Juric, le parole su Zapata
«È un onore allenare un giocatore così, che ha questo spirito - le parole più recenti di Juric dedicate a Zapata -: e ha ancora tanta fame. La svolta è arrivata contro l’Atalanta, la doppietta che ha segnato gli ha ridato sicurezza». Cementata attorno a quelle lacrime di gioia sgorgate alla fine della partita. Archiviata la prova contro l’Empoli, l’attaccante avrà l’opportunità di continuare la striscia positiva, e propedeutica a nuovi punti che i granata potranno incamerare, nella sfida di sabato contro l’Udinese. Si giocherà sempre al Grande Torino, quella che ormai è divenuta “casa Duvan”. E che per adesso è anche la tana nella quale pure Sanabria si è prima sbloccato, e poi ha segnato la seconda rete della sua Serie A. Alle spalle dei due preme Pellegri, con l’Empoli in campo nel finale di gara, che spinge per avere altre chance e trovare il gol che possa infondergli fiducia. Juric, che ha sempre creduto nel ragazzo, ci spera, così da avere una valida alternativa alle spalle dei due sudamericani.