Torino, Rodriguez senza sosta. E adesso il rinnovo di contratto

Il difensore è stato l’unico granata sempre in campo dal 1’ nelle venti partite fin qui disputate: punta a prolungare per due anni
Torino, Rodriguez senza sosta. E adesso il rinnovo di contratto© Getty Images

Avanti insieme. L’obiettivo del Torino è chiaro, tanto da predisporre un nuovo affondo a stretto giro di posta. Dopo il tris di rinnovi (Sanabria, Linetty e Vojvoda) ora il club granata vuole calare il poker, allungando il legame col proprio capitano. Ricardo Rodriguez è ormai un pilastro della squadra, praticamente un elemento insostituibile. Lo dicono i numeri: nelle 20 gare ufficiali (18 in Serie A e 2 in Coppa Italia) disputate finora, Roci è l’unico che le ha giocate tutte.

Leader dentro e fuori dal campo

E sempre partendo nell’undici titolare. Basterebbe questo dato a evidenziare la sua importanza nella squadra. Valore che aumenta per la leadership in campo e nello spogliatoio. Il classico esempio positivo da seguire, soprattutto per i ragazzi più giovani. Non a caso Ivan Juric dalla scorsa stagione l’ha investito del ruolo di capitano. Una fascia che lo svizzero porta ed indossa con orgoglio. Parliamoci chiaro: l’ex Milan e Wolfsburg ha voglia di continuare a lungo la sua avventura al Toro. E proprio sulla durata si gioca gran parte della partita inerente al rinnovo.

La prima proposta della dirigenza granata è stata di un prolungamento annuale. Soluzione che non entusiasma il difensore mancino, che vorrebbe un biennale. A 32 anni è fisicamente integro e ancora performante: per questo intende siglare un accordo pluriennale. Il nuovo ruolo che Juric gli ha cucito addosso da braccetto sta avendo l’effetto di allungare la carriera al numero 68 granata. Nei tre dietro può utilizzare il suo mancino educato per impostare senza però dover macinare chilometri sulla fascia, come quando sgambettava su e giù per la corsia mancina da terzino. Ecco perché il finale di carriera è ancora lontano nella testa di Rodriguez.

Gli obiettivi nel mirino: Euro 2024 e Mondiali 2026

La voglia è quella di restare ancora protagonista per un po’ pure con la nazionale elvetica. Tradotto: disputare Euro 2024 e il Mondiale del 2026 coi rossocrociati. L’ottimo rendimento da centrale non è comunque passato inosservato in giro per l’Europa. Tanto che qualche possibile pretendente estera si sarebbe già manifestata coi suoi rappresentanti (in particolare dalla Turchia), ma Roci ha messo al primo posto il Torino, che adesso deve fare (di nuovo) la propria mossa. Cairo e Vagnati faranno uno strappo alla regola nei confronti delle politica dei rinnovi annuali per gli Over 30? Riflessioni in corso.

Magari un’intesa potrebbe arrivare a metà strada: allungamento annuale con rinnovo per la stagione successiva in automatico al raggiungimento di tot presenze. Se la voglia di andare avanti insieme c’è, alla fine una quadra la si trova. Senza dimenticare che Ricardo insieme ai fratelli Roberto e Francisco ha sviluppato un Accademy per giovani talenti svizzeri. Un progetto che potrebbe legarsi in maniera sinergica a un futuro da tecnico nelle giovanili toriniste tra qualche anno. Per pensare al dopo carriera, però, c’è ancora tempo

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