Torino, grana Radonjic: no all'Mls, Vagnati aspetta Monza e Salernitana

È partito il conto alla rovescia per liquidare il serbo che invece non sembra avere alcuna fretta. Per riportare Lovato da Juric chiesti 7 milioni
Torino, grana Radonjic: no all'Mls, Vagnati aspetta Monza e Salernitana© LAPRESSE

TORINO - Oggi, poi un’altra settimana piena, quindi ancora 4 giorni, sino alle ore 20 di giovedì 1° febbraio, quando si chiuderà il mercato alle 20. In totale, considerando anche la giornata odierna, rimangono 12 giorni a Vagnati per cercare di risolvere la grana Radonjic. E difatti pure oggi dal suo blitz in Nord Europa, per telefono, il dt cercherà di indirizzare sondaggi e potenziali trattative. A parte i giri d’orizzonte che possono ancora compiere l’agente e l’entourage di Rado, il Torino ha anche messo in moto un intermediario in più per provare a risolvere la questione.

Toro, la posizione di Radonjic

Radonjic, dal canto suo, non mostra di avere particolare fretta, disposto nel caso a restare in granata pure da esubero (ingaggio netto da circa 1,5 milioni più bonus; e lo stile di vita a Torino non gli dispiace affatto). Piuttosto, è la società granata ad avere l’urgenza di liberarsi del serbo: talentuoso, ma di gestione difficilissima. In campionato, dopo l’ultima gara da titolare il 2 ottobre col Verona, è entrato in campo solo altre 3 volte: 7 e 4 minuti a novembre rispettivamente contro Sassuolo e Monza, poi 15 minuti contro l’Udinese a dicembre. In pratica il nulla, in aggiunta a 4 mancate convocazioni (scelte tecniche e punizioni decise da Juric).

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Radonjic, l'interesse del Monza

La storia è questa e finora la pista più concreta venuta a galla, il Monza, è evaporata da almeno una settimana. Dopo aver ingaggiato nel ruolo il giovane Maldini, Galliani ha deciso di prendere tempo per concentrarsi di più su altri ruoli (dal terzino sinistro a una punta in grado di sostituire Colombo, se il giovane attaccante in prestito dovesse tornare al Milan per poi essere girato altrove: nell’ambito della vagheggiata trattativa per Buongiorno i rossoneri l’hanno proposto invano anche al Toro). Vagnati si augura che il Monza torni a bussare alla sua porta. Finora Galliani ha preso in esame Radonjic soltanto in prestito con diritto di riscatto, mentre il dt granata ha ripetutamente puntualizzato di voler incassare fin da subito grazie a una cessione a titolo definitivo (o attraverso sì un prestito, ma con obbligo di riscatto a fine stagione).

Vagnati, Radonjic e il no alla Mls

Vagnati, ancora seccato perché Radonjic ha detto no alla Mls, chiede una cifra oscillante tra i 2 e i 3 milioni (i californiani del San Jose Earthquakes ne avevano offerti ben 3,5). Da vedere se i nuovi contatti tra Torino e Monza porteranno i brianzoli ad aprire il portafoglio e i granata ad abbassare le pretese. Radonjic ha già dato il suo benestare alla pista Monza e anche Palladino ha caldeggiato il suo ingaggio. Un’alternativa last minute potrebbe poi essere rappresentata dalla Salernitana, se il serbo non si opporrà. Nei prossimi giorni Vagnati riaprirà i discorsi anche per Zima con Hertha Berlino e Amburgo (entrambi i club militano nella B tedesca): l’alternativa individuata è il 23enne Lovato proprio della Salernitana, lanciato da Juric a Verona (vorrebbe giocare di più: solo 11 presenze in campionato nella squadra campana). Per adesso, però, il nuovo ds della Salernitana, Sabatini, spara alto: chiede 7 milioni.

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TORINO - Oggi, poi un’altra settimana piena, quindi ancora 4 giorni, sino alle ore 20 di giovedì 1° febbraio, quando si chiuderà il mercato alle 20. In totale, considerando anche la giornata odierna, rimangono 12 giorni a Vagnati per cercare di risolvere la grana Radonjic. E difatti pure oggi dal suo blitz in Nord Europa, per telefono, il dt cercherà di indirizzare sondaggi e potenziali trattative. A parte i giri d’orizzonte che possono ancora compiere l’agente e l’entourage di Rado, il Torino ha anche messo in moto un intermediario in più per provare a risolvere la questione.

Toro, la posizione di Radonjic

Radonjic, dal canto suo, non mostra di avere particolare fretta, disposto nel caso a restare in granata pure da esubero (ingaggio netto da circa 1,5 milioni più bonus; e lo stile di vita a Torino non gli dispiace affatto). Piuttosto, è la società granata ad avere l’urgenza di liberarsi del serbo: talentuoso, ma di gestione difficilissima. In campionato, dopo l’ultima gara da titolare il 2 ottobre col Verona, è entrato in campo solo altre 3 volte: 7 e 4 minuti a novembre rispettivamente contro Sassuolo e Monza, poi 15 minuti contro l’Udinese a dicembre. In pratica il nulla, in aggiunta a 4 mancate convocazioni (scelte tecniche e punizioni decise da Juric).

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