Radonjic ai margini del Toro, fari sulla Liga: non solo il Maiorca

Dopo aver rifiutato la ricca offerta dagli Usa e creato nuovi attriti con la società, il serbo è ancora in cerca di una soluzione
Radonjic (30’ st) 5 Impalpabile. In occasione del gol lascia che Ferreira crossi indisturbato© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Il futuro del Diez del Toro potrebbe parlare spagnolo grazie a una doppia svolta professionale, che si sta materializzando all’orizzonte. Inizia a delinearsi, infatti, con contorni sempre più espliciti il futuro di Nemanja Radonjic, ormai ai margini dell’undici titolare granata. Quasi un separato in casa, verrebbe da dire in virtù degli appena 15 minuti disputati nelle ultime 8 giornate di Serie A. L’esterno offensivo non rientra più nei piani del Torino, che ha aperto la porta a una sua cessione immediata. D’altronde il feeling con il tecnico Ivan Juric si era incrinato da mesi e l’ex Marsiglia non ha fatto nulla negli ultimi tempi per provare a ricucire lo strappo. Ecco perché l’addio appare ora inevitabile. Anche su questo aspetto, però, le frizioni tra il serbo e la società non stanno mancando. Ma andiamo con ordine.

Il no alla MLS

Cairo e Vagnati a inizio gennaio giorni fa avevano confezionato la vendita del classe 1996 in Mls ai californiani dei San Jose Earthquakes per 3,5 milioni. Una cifra che avrebbe permesso ai granata di realizzare pure una plusvalenza, dato che il cartellino di Radonjic era costato poco più della metà (1,9 milioni). Peccato che i dirigenti torinisti non avessero fatto i conti col calciatore serbo, che ha respinto al mittente le avance americane. Un secco no alla proposta di un contratto triennale motivato dalla volontà di restare in Europa nel calcio che conta.

Il perché del no

La motivazione del no di Radonjic alla proposta dei San Jose Earthquakes affonda le sue radici nel colloquio avuto con il commissario tecnico della sua nazionale Dragan Stojkovic. Se Nemanja vuole far parte della spedizione per Euro 2024, necessita di giocare con continuità e ai massimi livelli. Tradotto: per non perdere la Serbia deve mantenere almeno l’attuale status symbol di giocatore che milita in una delle top leghe europee. E qui entra in gioco la grande novità degli ultimi giorni: dopo settimane di riflessioni e valutazioni, Radonjic (senza procuratore da novembre dopo la separazione con lo storico manager Darko Ristic, come svelato da Tuttosport il 14 dicembre), ha infatti scelto l’agenzia italo-spagnola YouFirst per farsi rappresentare. Una mossa che gli può aprire scenari importanti soprattutto nella Liga, da dove - non a caso - è già arrivata una proposta allettante.

Maiorca sulle sue tracce

Il Maiorca è alla ricerca di un esterno offensivo e ha messo nel mirino proprio il numero 10 granata come prima scelta. L’unica controindicazione è rappresentata, però, dalla formula della trattativa. Dalle Baleari hanno proposto soltanto un prestito, che può anche diventare oneroso (circa 500 mila euro), ma senza obbligo di riscatto come invece chiede il Toro, che punta a recuperare i denari messi sul piatto dagli americani (o almeno una cifra il più possibile vicina ai 3 milioni). Missione tutt’altro che semplice. La società maiorchina non gode di quella disponibilità economica e appare intenzionata a concedere al massimo un diritto di riscatto intorno ai 2,5 milioni. Tutt’altro che scontato il fatto di vederlo poi esercitato a fine stagione. E così adesso i ruoli si sono ribaltati, col Toro dubbioso e Radonjic più propenso ad accettare l’offerta. Il contrario dello scenario verificatosi con il San Jose a inizio mese.

Speranza Galliani

La sensazione è che la partita a scacchi possa continuare e non vanno escluse altre pretendenti, anche grazie al supporto dei nuovi rappresentanti che contano di spostare Nemanja, risolvendo una situazione diventata spinosa per tutti nella città piemontese: il biglietto da visita ideale per fidelizzare Radonjic e poi annunciarlo come nuovo assistito dell’agenzia, che vanta nelle proprie fila elementi del calibro di Fabian Ruiz del Psg, Luis Alberto della Lazio, Lorenzo Insigne del Toronto e Davide Calabria del Milan. In alternativa alla pista maiorchina, resiste poi la speranza del Torino che Galliani torni a trattare Radonjic nella coda del mercato, accettando un prestito con obbligo (il Monza nelle scorse settimane si era mosso per un prestito con diritto).

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