Toro, Milinkovic-Savic è già in Europa

Il serbo grazie alle sue parate e all’ottima fase difensiva del Torino ha ottenuto 11 clean sheet in 21 partite, come Szczesny. In Italia soltanto Sommer ha chiuso più gare senza subire reti e nei 5 principali campionati continentali Vanja è al 4° posto
Toro, Milinkovic-Savic è già in Europa© L.Canu

TORINO - Tornando al punto di partenza, a quel portiere nel 2017 già dotato di un fisico fuori dal comune, ma ancora molto acerbo in tanti aspetti, si comprende quanta strada abbia percorso Vanja Milinkovic-Savic nel Torino. Le 11 partite che in questo campionato lo hanno visto blindare la porta non sono un punto d’arrivo, visto che il serbo ha ancora margini di miglioramento, però è indubbio che il brutto anatroccolo che fu sta lavorando sodo per diventare cigno. Un cigno dall’apertura alare clamorosa e dal collo lungo-lungo, ma pur sempre un cigno. Certo il merito della statistica che lo inserisce al vertice della classifica sia in Italia che confrontando i cinque maggiori campionati europei va divisa con Juric e con i compagni: la squadra che sta funzionando ottimamente guardando alla fase difensiva è disegnata dal tecnico assieme al suo staff. Il croato ha meriti nella crescita dei giovani - Buongiorno e Schuurs - e nel contribuire alla ripartenza di altri che sembravano destinati a una carriera minore (Rodriguez e Djidji). Implicito: Juric ha un ruolo determinante, ma èm facilitato dal valore in sé dei giocatori. Schuurs al primo anno di Toro si è stagliato quale uno tra i migliori centrali della Serie A, mentre il valore di Buongiorno è certificato dalla probabilissima convocazione per il prossimo Campionato Europeo. Massima attenzione nel chiudere gli spazi agli avversari, forza dei singoli e crescita tecnica e mentale di Milinkovic, questi gli ingredienti che mischiati assieme hanno portato alle tante partite chiuse senza prendere gol.

Milinkovic Savic, solo Sommer meglio di lui

In Italia soltanto Sommer dell’Inter ha fatto meglio del serbo: lo svizzero, portiere della capolista, ha chiuso la porta 14 volte su 22. Dietro al nerazzurro c’è appunto Vanja, il quale nella graduatoria relativa al campionato italiano è a pari merito con lo juventino Szczesny: entrambi hanno collezionato 11 clean sheet in 21 gare disputate (Milinkovic ha saltato la trasferta di Bologna: 2-0 per i rossoblù con errore di Gemello sul gol del vantaggio firmato da Fabbian). Il granata è quindi sul podio in Italia, ma pure nel confronto con i colleghi dei 5 maggiori campionati europei è in un’ottima posizione. Al vertice rimane Sommer, dietro al quale ci sono due portieri di Ligue 1: Bulka del Nizza (13 in 20 gare) e Chevalier del Nizza (12 in 20). Dopodiché ecco arrivare i due portieri di Toro e Juve. Nei primi 10 - come da tabella a corredo dell’articolo - non ce n’è nessuno della Premier League inglese. Segno della qualità superiore della Premier rispetto agli altri tornei: in Inghilterra, chiudere la partita senza aver incassato alcuna rete è più difficile che in Italia o in Francia, due campionati scivolati alle spalle di Inghilterra, Spagna e forse anche Germania. Si torna al punto iniziale: un dato statistico che premia innanzitutto Milinkovic, ma anche Juric, i difensori del Torino e globalmente la fase difensiva granata.

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Funzionante anche per lo scarso peso offensivo degli avversari nell’ultimo turno: domenica al Grande Torino contro la Salernitana è finita 0-0. Il serbo è stato poco sollecitato, ma quando il subentrato Dia ha tentato il colpo della beffa, il numero 32 si è disteso è ha deviato la conclusione del senegalese. Una parata importante, per evitare che un pareggio comunque deludente non si trasformasse in una debacle sportiva. Un intervento che ha aiutato il Toro a limitare a due le sconfitte nelle ultime 13 partite (per il resto sono arrivati 5 pareggi e 6 vittorie). Numeri importanti, come quelli che inquadrano la fase difensiva: con 19 gol subiti i granata hanno la terza miglior difesa di A dietro a quelle delle superpotenze Inter e Juve (rispettivamente 10 e 14 reti incassate). Per trovare un Torino migliore dopo 22 giornate bisogna tornare al 1992-93: con Mondonico in panchina i gol subiti erano stati 22 (portiere Marchegiani). Notevole il dato nelle ultime 9 partite: appena 3 gol subiti. Da record, invece, le 20 prove su 22 nelle quali nessuna marcatura a sfavore del Torino è arrivata nel primo tempo. Resta poi Thorstvedt del Sassuolo - avversario di domani - l’unico ad aver infilato la porta granata nella prima mezzora di gioco. E proprio contro gli emiliani Milinkovic proverà ad allungare la serie, chiudendo la porta di un Toro che ad ogni livello ha voglia di entrare nelle prossime coppe europee.

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