Torino, i nomi per il dopo Juric
Il Torino, per esempio, effettuerà un nuovo tentativo per Igor Tudor, 45 anni, ex Verona dopo Juric (fece perfino meglio di Ivan), poi l’impresa a Marsiglia in una mezza polveriera (3° posto e addio per scelta: 2023). Croato come Juric, ma con visioni e atteggiamenti differenti. In autunno era una chimera: i segnali erano di un allenatore libero di scegliere, con ambizioni, progetti e stipendi da Champions. Un tentativo il dt lo rifarà di certo: molto più concreto, a questo punto. E non ci stupiremmo nemmeno se fosse Cairo a chiamarlo a sorpresa, per vedere l’effetto che fa. Ma i vertici granata seguono pure Raffaele Palladino, giovanissimo (39 anni), dal ’22 in ascesa col Monza. Intriga, però attorno a Raffaele vengono diffuse ambizioni già extra-large. In Brianza è in scadenza: aspetterà con interesse l’effetto domino. Per dire: Lopetegui al Milan? Conte o Italiano al Napoli? Chi a Firenze, nel caso? Thiago Motta via da Bologna all’estero? Però con Saputo ora in prima fila è un po’ meno scontato. E la Roma, con De Rossi? Raggiungerà l’Europa? E Dionisi, in uscita dal Sassuolo e chiacchierato (come lo stesso Vanoli e Di Francesco) proprio a Bologna?
Poi c’è Rino Gattuso, 46 anni, ex Milan, Napoli, Valencia, vecchio pallino di Cairo (più volte in epoche diverse), sicuramente stimato. E in pole appena la scorsa primavera, persino meno di un anno fa, in caso di risoluzione anticipata chiesta da Juric. Difficilmente Gattuso resterà nel tempestoso ambiente di Marsiglia. Anche la classifica non lo aiuta: il rinnovo automatico scatterebbe in caso di 4° posto come minimo (preliminari di Champions), ma oggi l’Om è 7 punti sotto. E con grossi problemi di formazione per il pur mai arrendevole Rino: che ora ha annunciato un cambio di strategia, nello spogliatoio.