Toro, la difesa dei record è il ponte per l’Europa

È la terza del campionato: subiti soltanto 20 gol, già 12 i clean sheet. Meglio dei granata solo Inter e Juve. Nelle ultime 10 partite incassate appena 4 reti
Toro, la difesa dei record è il ponte per l’Europa© LAPRESSE

Proseguire lungo la strada tracciata per quanto riguarda la fase difensiva - tradotto in soldoni continuare a proteggere Milinkovic-Savic limitando al minimo il numero di gol presi -, e sperare che almeno uno tra Vlasic e Sanabria implementi le reti messe a segno per non lasciare il solo Zapata a occuparsi di buttarla dentro. Questi i due capisaldi attraverso i quali passano le fortune del Toro, cioè quella serie di risultati positivi che possano consentire ai granata di entrare nelle coppe europee.

Per una squadra nona classificata (il nono e decimo posto sono occupati da Toro e Napoli) è fin sorprendente il dato relativo ai gol subiti: soltanto 20 in 24 partite. Pochi, al punto da mettere la squadra di Juric al terzo posto per gol subiti, dietro alla schiacciasassi Inter e alla Juve (per quelli presi in casa, 6, il Toro è invece primo alla pari sempre con Juve e Inter). Peccato - ma non è qui che si vuole dibattere dell’attacco - che i granata siano al quart’ultimo posto per gol segnati (23). Una polarizzazione che spiega la posizione intermedia occupata.

Toro, i numeri della difesa

Intermedia, ma non tale da precludere l’accesso alle prossime competizioni internazionali. Un passaggio facilitabile continuando a non subire reti, come contro il Lecce e in tante occasioni precedenti: 12, in totale, i clean sheet collezionati. Otto dei quali in casa, in tal caso stabilendo un record condiviso con Inter e Atalanta. E, sempre restando al Grande Torino, nelle ultime sei uscite il portiere serbo ha incassato un solo gol (da Zarraga dell’Udinese, riuscendo invece a chiudere la porta contro Atalanta, Empoli, Napoli, Salernitana e Lecce). Sommando anche le sfide giocate lontano dall’Olimpico, le reti subite restano comunque poche, nell’ultimo periodo: 4 in 10 giornate di campionato. Per chiudere con le statistiche, curiosa quella per la quale nei primi 30’ di gioco soltanto il Sassuolo abbia saputo infilare Milinkovic, sia all’andata che al ritorno.

Torino, il contributo di tutti

Una serie di numeri, con allegate buone prestazioni, che fanno felice Juric anche perché sono risultati ottenuti spesso dovendo rinunciare a diversi protagonisti della difesa. A inizio anno a Djidji, tanto che da braccetto di destra è poi stato abbassato Tameze, da qualche tempo a Buongiorno e per tutta la stagione a Schuurs. Detto che anche Rodriguez adesso è fermo per un guaio muscolare. Certo le alternative non valgono i titolari, ma a partire da Sazonov che ancora è evidentemente acerbo tutti hanno cercato di dare il proprio contributo. Dal georgiano per arrivare ai nuovi: Lovato ha evidenziato miglioramenti contro il Lecce, mentre Masina da subito è stato convincente, anche stupendo visto il lungo letargo che gli era stato imposto all’Udinese. Tutti giocatori che stanno godendo del lavoro proposto da Juric: dai rinati che sono Djidji e Rodriguez, ai potenziali campioni da appoggiare nel percorso di crescita, e qui si parla di Schuurs e Buongiorno, questo è un discorso che vale per ogni centrale del Torino. Tutti stanno dando un contributo positivo, per aiutare Milinkovic-Savic ad aumentare il numero di clean-sheet e non lasciare nulla di intento in ottica europea.

ha collaborato
Massimo Fiandrino

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