Zapata delle meraviglie: di testa è il miglior bomber della Serie A

Decima rete stagionale, nona con il Toro: "Ho detto no alla Colombia, mi bastava ritornare a certi livelli"
Zapata delle meraviglie: di testa è il miglior bomber della Serie A© LAPRESSE

Stratosferico Zapata, esattamenrte come ai tempi belli. Per lui, nonostante i 32 anni (anzi, 33 tra qualche giorno, l’1 aprile) l’orologio si è fermato ai gol che continua a segnare con puntualità svizzera. Con quello di ieri, di testa bello e poderoso, raggiunge quota dieci in questo campionato (uno con l’Atalanta e nove con il Toro) ed entra nel libro dei primati del calcio italiano: negli ultimi otto tornei, infatti, solo Dybala e Ibrahimovic hanno superato la doppia cifra con maglie diverse. E Duvan ci è riuscito per il settimo campionato consecutivo. In Serie A ha realizzato 118 gol, e in questo campionato è il giocatore che di testa ha firmato più reti (5) insieme con il milanista Giroud. Partita dopo partita, si sta rivelando sempre più l’uomo in più, il trascinatore, di una squadra che ancora crede con convinzione e determinazione all’Europa.

Zapata in gran forma

Il suo grande momento, dopo l’ultimo periodo di appannamento con la Colombia, gli ha portato la preconvocazione con la nazionale dopo due anni e mezzo, come abbiamo anticipato qualche giorno fa, ma lui preferisce concentrarsi sul Toro per gestire meglio le energie. «È vero, sono stato preconvocato dalla Colombia, ma alla fine preferisco non accettare. A me interessava dimostrare di essere tornato ai livelli migliori sotto tutti i punti di vista e ci sono riuscito. Sono contento così. Nel Toro mi trovo bene e ho la fiducia dalla parte di tutti, la squadra mi aiuta, i compagni mi sono vicini». Guarda avanti con grande fiducia, Zapata. «Mancano 9 gare, adesso c’è la pausa per recuperare fiato ed energie, ci prepareremo al meglio per il Monza».

Le parole di Zapata

Un vero e proprio spareggio, considerando la vittoria dei brianzoli sul Cagliari (la squadra di Palladino in classifica ha un punto in più dei granata) che gli uomini di Juric non devono sprecare. Ma prima d pensare al Monza la testa rimane ancora qualche attimo sulla vittoria di ieri a Udine, facilitato dalla sua “testata” studiata in allenamento. «È vero, è uno schema che abbiamo provato durante la settimana in allenamento con Vojvoda. Era una partita difficile. L’abbiamo affrontata in una maniera positiva, con la giusta fame. Abbiamo approfittato subito degli spazi contro una squadra chiusa. Per fortuna alla fine sono arrivati i tre punti che per noi sono vitali. I 10 gol? Un obiettivo, certo, un bel traguardo personale. L’Udinese? Sono passati tanti anni dalla mia esperienza qui, conservo bei ricordi». Il lavoro del Filadelfia ha dato i suoi frutti. In tutto questo, c’è una certezza: Duvan Zapata non ha nessuna intenzione di fermarsi, ma anzi vuole continuare a dimostrare di essere un bomber che fa la differenza. Era dai tempi di Belotti che il Toro non aveva uno come lui.

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