© www.imagephotoagency.itTORINO - La cosa più divertente che si scopre, arando la terra appena lasciata da Juric a Verona? Che il fedele braccio destro del tecnico, il ds D’Amico, da gennaio aveva cominciato a parlare con Ivan di Juric. Sì, avete letto bene. D’Amico e Juric hanno ripetutamente parlato di un altro Juric. Il quale, anche se è Stanko, è un bel trottolino della mediana. Nell’Hajduk milita dal 2018 un centrocampista che si chiama Stanko di nome e giust’appunto Juric di cognome. E sia chiaro: lui e Ivan non sono parenti manco alla lontana. Ha 24 anni, è uno dei pilastri dell’Hajduk: 37 presenze e un gol in stagione. Costa un paio di milioni. È un prospetto che circola da mesi sul mercato, dal fronte croato. Chissà che il Verona non gli metta le mani sopra. O l’Udinese stessa. E il Torino? Prima di tutto deve fare “pulizia”, come ripete un po’ a tutti Vagnati. Mezza rosa in vendita.
Mezza rosa sul mercato. E Belotti?
Al Toro sono convinti che occorra fare "pulizia", per l’appunto. A parte Bonazzoli e Murru, già sicuri di tornare alla Samp, sono ufficiosamente sul mercato i vari Lyanco, Verdi, Zaza, Linetty, Meité (di rientro dal Milan), Aina (dal Fulham). E sappiamo pure che Vagnati, nelle chiacchierate con agenti e dirigenti di altre squadre, manifesta la necessità di cambiare radicalmente in porta. Sirigu torna in discussione sul mercato, come un anno fa. E Belotti? Cairo è bell’e che pronto a venderlo, se il Gallo insisterà per andar via e presenterà un’offerta giudicata degna, pur col contratto in scadenza già nel ’22 (non i 15 milioni + 3 della Roma). Senza fretta, perché il Toro di Cairo non è in grado di averne davanti al Gallo, parlerà Juric a Belotti: come è giusto che sia. Ivan, quel giorno, capirà.