Di Francesco non ci sta: "Mi sono rotto le scatole. È una cosa odiosa"

Le parole dell'allenatore dei lagunari dopo il ko casalingo contro la Roma: "Loro più bravi nei particolari"
Di Francesco non ci sta: "Mi sono rotto le scatole. È una cosa odiosa"

VENEZIA - Seconda sconfitta consecutiva per il Venezia di Eusebio Di Francesco sconfitto dalla sua Roma per 1-0. L'allenatore dei lagunari così nel post-partita parlando anche degli episodi: "Abbiamo fatto un'ottima gestione della palla, sia dal basso che in mezzo. Abbiamo creato tante situazioni di pericolo, però negli ultimi 20-25 metri dobbiamo crescere. Dobbiamo crescere in qualità nelle scelte finali. Spesso siamo arrivati con l'ultima palla o la zampata, come detto, te finale. Certe squadre fanno la differenza. Sicuramente il calcio di rigore Sì, sono quei rigorini che si danno ovviamente adesso, ma come ce ne poteva essere uno per noi? Per quello su certe situazioni non sono completamente d'accordo, come su questi falli - aggiunge - Mi sono rotto le scatole, ho detto anche alla fine, parlavo con Zufferli, gli ho detto perdonatemi, ma non sopporto più il fatto che il difensore cerca di far fallo. l'attaccante cerca di sposarla perché poi magari lo sfiora, lo tocca e tutti vanno per terra a farlo contro. Questa è una cosa odiosa ed è un calcio secondo me che va all'indietro invece che andare avanti per dire un episodio che non mi dà fastidio".

Tornando sulla partita

"Per quanto riguarda la partita non devo fare altri commenti, non è la prima volta che succede, sono ovviamente un po' stufo perché i miei ragazzi devono capire che i particolari fanno la differenza. In quel momento lì c'era il ragazzo che ha fatto il rigore che magari si, ha pure tolto a cercare di togliere la gamba e tutto il resto, poi si dà, perché adesso si danno. Però aveva i crampi e mi stava chiedendo il cambio. Dico sempre io, porca miseria, a saperlo prima perché del 50' è qualcosa. Questi particolari noi li dobbiamo riconoscere prima ed essere un pochino più svelti per poi non cadere in questi errori che compromettono certe prestazioni"

Sui nuovi ed il percorso

"Questo lascia un po' il tempo che trovo, lo sai questo discorso, perché registrare, entrare in entrata di rigore e fare fallo è una questione anche un po' sia individuale ma anche di leggere con una situazione che uno deve accompagnare e non entrare. Ma di rigori noi ne abbiamo subiti diversi, per quello l'abbiamo fatto anche quando eravamo tutti gli stessi o quelli che hanno giocato per diverso tempo e sono queste piccole cose che dico sempre ai ragazzi che in Serie A fanno i particolari - aggiunge - La Roma ha vinto nei particolari dove noi non siamo stati bravi nonostante una gestione superiore della la palla che lascia a volte il tempo che trova, perché se poi non determini se è bellino anche nell'uscire o arrivi lì bene con più uomini poi la zampata fa la differenza. La cattività dell'andare a attaccare la porta, la convinzione di calciare in porta deve essere importantissima. Alla fine abbiamo battuto una punizione, porto un esempio, l'abbiamo aperta giustamente, siamo andati a saltare in sette, bisogna metterla. Se cominciamo ancora, tra virgolette, a due minuti della fine a volerla rigiocare non è il tempo giusto. imparare in determinati momenti della gara la scelta giusta che fa la differenza nella crescita di diventare giocatori di alto livello, rimanere sempre un po' in fondo alla classifica come siamo noi".

Cosa manca

"È ovvio che si accorciano le partite, sicuramente abbiamo messo dei ragazzi nuovi dentro, per me anche interessanti, però come dicevi tu, bisogna farlo questo step. Manca quella scintilla e noi la dobbiamo andare a migliorare quanto prima, perché di tempo ce n'è poco. Però dire che questa squadra è al disarmo, questa squadra non gioca, questa squadra non regge la partita, non lo posso assolutamente dire a questi ragazzi che cercano di dare il massimo. Però va migliorata quanto prima. Ci sono le caratteristiche dei giocatori che possono fare la differenza, ma noi dobbiamo velocizzarla questa crescita, altrimenti è troppo tardi". 

Su Yedder

"Questo ne dovete parlare con la società, non con me. Non è un giocatore del Venezia. Sì, è un giocatore che si sta valutando, però non dipende da me. Come ho detto anche in conferenza pre-gara, io non ho né il portafoglio, né la possibilità di poter scegliere certe situazioni.Io posso dare solo un giudizio tecnico sui vari calciatori che vediamo, o per lo meno che sono stati presenti". 

 


 

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