VERONA - Un sorriso tra tanti musi lunghi. Il campionato del Verona è un'altalena continua. Sofferenze, tante. Qualche gioia ma sporadica. Ma tra tanta incertezza, un punto fermo, una sicurezza. Lorenzo Montipò domani a Napoli taglierà il traguardo delle 100 presenze in Serie A, più di sessanta delle quali a difesa della porta dell'Hellas. E la sua stagione è davvero una delle poche note positive di questa balorda annata. Montipò è stato determinante anche nell'ultima sortita del Verona. Le sue parate, nella gara con il Sassuolo, soprattutto nella ripresa, hanno permesso che restasse a galla una squadra che imbarcava acqua da tutte le parti e che Montipò ha, a più riprese, salvato dall'affondare definitivamente.
Montipò, 100 in Serie A: Battistini lo elogia
Un'annata importate per lui. Lo sottolinea con forza anche Graziano Battistini, portiere del Verona per tre stagioni, dal 1997 al 2000, e oggi agente che ha in squadra giovani portieri italiani come Cragno e Caprile. «Faccio i complimenti a Montipò - attacca Battistini - è cresciuto tantissimo, sta facendo veramente bene. È un ragazzo di sicura affidabilità e sta portando nuovamente in auge la nostra scuola. Portieri italiani bravi ce ne sono, bisogna dar loro fiducia, farli crescere adeguatamente. Bravo il Verona a farlo con Montipò. Purtroppo la moda del portiere straniero non è ancora passata. Se mi vai a prendere Maignan capisco, ma uno come Rui Patricio in Italia ne abbiamo». Battistini estende poi i complimenti non solo a Montipò: «Se è maturato così tanto c'è anche un segreto. Si chiama Massimo Cataldi, uno dei preparatori dei portieri più bravi in circolazione. Vorrei ricordare che lavoro ha fatto anche con Silvestri. Montipò è bravo, si è allenato bene ma è anche stato allenato bene».
A Verona il salto di qualità
Battistini tiene a rimarcare come «oltre a Montipò vorrei sottolineare le buone stagioni di Meret e anche di Provedel», senza dimenticare le annate di due suoi assistiti che vivono annate contrapposte: «Cragno è andato a Monza con altri presupposti, rispettiamo la società e facciamo i complimenti a Di Gregorio, che sta sfruttando molto bene l'occasione. Nessuna polemica con il Monza, ma Alessio meritava di meglio. Caprile? A Bari va alla grande. È un giovane di grande avvenire». Quello, invece, del "centenario" Montipò potrebbe anche essere lontano da Verona. Il portiere ha trascorso una Pasqua in famiglia e con la novità che la moglie Eleonora sta aspettando una bambina. Una maturazione completa, anche sotto il profilo umano. Montipò al Verona è definitivamente esploso, completando quel salto di qualità che si poteva intravedere già qualche anno fa, doti che gli hanno permesso di vestire la maglia dell'Italia Under 21.
I possibili scenari di mercato
Portiere ancora decisamente giovane, 27 anni compiuti a febbraio, per il ragazzo di Novara suonano fragorose le sirene del mercato. È chiaro che se il Verona dovesse disgraziatamente retrocedere, Montipò cambierà aria. Piace a tanti club italiani, ma anche all’estero raccoglie numerosi estimatori. C’è poi la possibilità che, anche in caso di miracolosa salvezza, nella quale il portiere non può che essere annoverato tra i protagonisti, le strade con il Verona possano separarsi. In questo caso non siamo in presenza di una qualche antipatica plusvalenza, termine che al tifoso dell’Hellas mette il sangue agli occhi. Il Verona ha scommesso su Montipò e lo stesso giocatore, scegliendo l’Hellas, ha in qualche misura investito sul proprio futuro. Che potrebbe proseguire altrove. Ora nell’immediato arriva il Napoli, la dominatrice della stagione in corso. Un Montipò che nel giorno della sua centesima presenza nella massima serie sarà, probabilmente, chiamato agli straordinari. Se al Maradona saranno fuochi d’artificio, lui è pronto alla sfida.