© LaPresseTORINO - Stasera, fischio d’inizio alle 20.15, in B c’è un recupero importante: Perugia-Reggina, gara della 29ª giornata, non disputata l’11 marzo per il rischio sismico che quei giorni si viveva in Umbria. I padroni di casa hanno avuto un giorno in meno per preparare la partita, la Reggina venerdì perdeva a Marassi dal Genoa (1-0), sabato il Perugia pareggiava in casa con la capolista Frosinone (1-1). Gli umbri, con Castori, avrebbero un passo discreto, da salvezza, tant’è che in casa sono imbattuti da otto turni. Ma se oggi disputerebbero i playout col Cosenza è perché scontano ancora in classifica le 4 giornate trascorse a inizio autunno con Silvio Baldini che portarono zero punti. Ma dal ritorno di Fabrizio Castori il passo-salvezza ci sarebbe. Indisponibili Olivieri e Dell’Orco, possibile che il tecnico marchigiano faccia un po’ di turnover: Angella o Curado in difesa, Iannoni o Bartolomei in mezzo mentre in avanti Di Serio dovrebbe essere preferito a Matos. sperando di replicare il risultato dell’andata, quando gli umbri s’imposero al Granillo 3-2, nella prima uscita del Castori bis. La Reggina vive una situazione delicata, fuori e dentro il campo. Sulla classifica pende il possibile -4 che gli amaranto potrebbero subire per il mancato pagamento dell’Irpef alla scadenza federale di febbraio. Ma il club amaranto è convinto di dimostrare la propria innocenza, il pagamento non è stato effettuato perché ogni spesa del club deve essere autorizzata da un commissario del Tribunale cittadino, dopo che la Reggina ha aderito a una legge dello Stato dello scorso agosto, riservato alle società che ereditano una pesante situazione debitoria dalla precedente proprietà, è il caso di patron Saladini che rilevava nel giugno scorso i conti in profondo rosso della gestione Gallo. In campo invece, continua il blackout della squadra. Nel 2023, cioè dall’inizio del girone di ritorno, la Reggina ha raccolto 9 sconfitte su 11 uscite, incassando almeno una rete in ogni partita. E meno male che nel girone d’andata la squadra aveva raccolto 11 vittorie. Ma di questo passo è dura fare i playoff, oggi gli amaranto occupano l’8° posto, l’ultimo disponibile. Pippo Inzaghi non è in discussione perché la scorsa estate ha firmato un triennale entro il quale riportare i calabresi in A, il progetto è lui e nonostante la caterva di rovesci degli ultimi mesi, resta al suo posto, almeno per ora. La società finora gli ha sempre rinnovato la fiducia ma se la situazione dovesse precipitare, si potrebbe anche arrivare ai saluti anticipati con la risoluzione del contratto. Oggi Inzaghi insegue una vittoria che manca da 4 giornate e sarà privo di Pierozzi a Majer. Non al meglio Menez che non si è allenato ma si confida in un suo contributo, magari non dall’inizio in una squadra che dovrebbe giocare “a specchio” col Perugia, col 3-5-2. Dal 1’ invece, ci sarà Fabbian, il talentino in prestito dall’Inter capo cannoniere della squadra con 8 gol da mezzala del 2003 esordiente nella categoria.
