Per un nuovo miracolo Cittadella

A dicembre i veneti erano in caduta libera e in zona retrocessione. La svolta al mercato di gennaio, con l'arrivo fra gli altri di Crociata, il giocatore più decisivo di tutta la B fra gli affari dell'ultima sessione: messi insieme 11 punti in 6 partite, ora la squadra può salvarsi
Per un nuovo miracolo Cittadella© LaPresse

TORINO - Avevamo lasciato il Cittadella a dicembre 2022, nei guai seri, l’anno s’era chiuso con 4 sconfitte di fila che avevano fatto precipitare i granata di Gorini in zona retrocessione. Pareva la fine di un’epoca, due mesi fa si diceva che il piccolo Citta, quello col budget più basso di tutto la B, fosse al capolinea, che non potesse più sedere al tavolo di questa B dalle grandi piazze. Niente di più sbagliato, visto che nel 2023 il Cittadella è tornato a stupire come ai bei tempi che furono. Nelle sei partite disputate nell’anno nuovo, i veneti hanno messo insieme 11 punti, risalendo fino al 13° posto, 2 punti sopra la zona playout. E i risultati sono arrivati con avversari di rango assoluto. Pronti, via e alla ripresa la squadra di Gorini va a vincere a Pisa mettendo fine all’imbattibilità dei toscani che durava da 14 turni. Poi arriva il prezioso 0-0 interno col Cagliari, ottenuto giocando quasi mezza partita in 10. Segue un altro punto pesante a Venezia, contro una diretta concorrente che grazie anche a quel pari, in classifica resta alle spalle del Citta. Quindi, febbraio inizia nel migliore dei modi col 3-0 all’Ascoli (che fa saltare la panchina di Bucchi). Pagato dazio alla capolista Frosinone (3-0 allo Stirpe), sabato scorso c’è stata la pazzesca vittoria al Tombolato sulla Reggina, passando da 0-2 a 3-2. Certo, straordinario ribaltone favorito dall’espulsione di Fabbian dopo il doppio vantaggio ospite, ma sempre impresa è, contro una squadra che fino a un mese fa era in zona A diretta. Risultati che potrebbero fare sognare e sperare di ripetere il magico ciclo del Cittadella di Venturato, capace di disputare per 5 anni di fila i playoff, raggiungendo per due volte la finale, sfiorando quella A che un modello magnifico di fare calcio avrebbe meritato. Ma quei tempi sono finiti, oggettivamente da un paio d’anni la concorrenza in B è nettamente più qualificata, non a caso i playoff sfuggirono ai veneti già nella passata stagione. Però, i risultati d’inizio 2023 fanno pensare che il Cittadella abbia tutti i mezzi per mantenere la categoria. Anche perché il dg Marchetti, lo storico deus ex machina del Citta, a gennaio ha fatto un mercato importante, che ha un peso enorme nella svolta delle ultime partite. Marchetti ha realizzato una buona plusvalenza cedendo per circa un milione il terzino Cassandro al Lecce, ma sono partiti anche Beretta e Mazzocco (ceduti definitvamente a Foggia e Avellino in C), oltre a Tounkara, anche lui in Irpinia ma in prestito. Così, hanno trovato posto il terzino Salvi (dall’Ascoli, un ritorno), l’attaccante Maistrello (acquistato dal Renate) oltre a tre prestiti-chiave: il terzino Giraudo dalla Reggina, il promettente attaccante Ambrosino (prodotto del vivaio Napoli, via Como) e soprattutto il jolly offensivo Crociata, proprietà Empoli, che fino a dicembre era ai margini nel Sudtirol. E’ lui l’uomo più di questo 2023 del Cittadella, chi l’avrebbe mai detto, visto come (non) stava giocando con gli altoatesini. Giostrando fra mediana e trequarti, Crociata ha segnato 3 gol e mezzo, cioè ha griffato le vittorie di Pisa, sull’Ascoli e sulla Reggina, la rimonta sui calabresi è stata determinata dalla sua doppietta (il primo è un gran gol, il secondo una sua punizione deviata nella propria porta da Terranova), prima che Carriero (altra bella scommessa di Marchetti, ma della scorsa estate, prelevato dall’Avellino), capovolgesse definitivamente la partita con un grande segnatura. Insomma, mai dare per spacciato il pugnace Cittadella, tutta un’altra squadra rispetto a dicembre, non solo per i gol di Crociata che comunque resta il giocatore più decisivo della B fra quelli che si sono mossi nel mercato di gennaio. E non va dimenticata la definitiva fioritura del trequartista Mirko Antonucci, già a 8 gol, arrivato dalla Roma nell'estate 2021 per un tozzo di pane, a giugno sarà da A e il Citta tornerà a fare una plusvalenza importante, come quando valorizzò elementi del livello di Kouamé e Varnier. Sabato il Citta va a Terni, in casa delle Fere che non vivono un momento felice: ne hanno presi tre dal Perugia nel sentitissimo derby umbro e la società è in vendita per i guai giudiziari che vive patron Bandecchi. Insomma, se al Liberati il Citta dovesse replicare il colpo di Pisa, potremmo vederne ancora delle belle da qui a fine campionato, per un nuovo miracolo Cittadella.

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