"Il sistema calcio? È fallito. Hartono proprietà solida, Serie A con Fabregas"

Parla il ds del Como: "Stadio pronto per l'inizio del campionato. In Italia serve un modello di business diverso"

Le parole rilasciate ai microfoni di "Radio Anchi'io Sport" su "Rai Radio Uno" da parte del ds del Como Carloalberto Ludi, analizzano a trecentosessanta gradi l'operato della società: tra investimenti finanziari ed il cambio Longo-Fabregas in panchina che ha contribuito al raggiungimento della promozione diretta in Serie A che mancava da oltre vent'anni. Le radici della squadra sono solide ed il contesto operativo in cui si ritrova il Como fa ben sperare in vista del grande ritorno in Serie A, con il Sinigaglia - definito come "uno degli stadi più belli d'Europa" dal ds dei lariani - che tornerà ad ospitare le grandi della massima serie italiana, riportando il calcio che conta in riva al lago di Como.

"Gli Hartono hanno dimostrato solidità"

Si è chiuso in maniera avvincente e con molte sorprese il libro della Serie B, con il capitolo 'promozione' andato in archivio soltanto all'ultima giornata. Protagonista di questa storia è il Como degli Hartono, che riabbraccia la Serie A dopo oltre vent'anni. Il DS del Como ripercorre il recente passato dei lariani al termine di una stagione favolosa: "La ricchezza degli Hartono (proprietari indonesiani del Como, ndr) si è manifestata soprattutto con la solidità, non tanto con investimenti incredibili nei primi anni. Negli ultimi vent'anni Como ha avuto tante vicissitudini negative. Prima la famiglia Hartono, in maniera molto visionaria, ha lavorato sulla comunità prima che sul lato tecnico. E poi, negli ultimi diciotto mesi, ha deciso di investire sulla squadra per ambire alla massima serie, categoria che difenderemo con tutte le nostre forze". Sul cambio Longo-Fabregas: "È stato un momento delicato da gestire, soprattutto con i giocatori - spiega Ludi - Moreno Longo ha lavorato molto bene, ci ha preso più di un anno fa quando eravamo nei bassifondi della Serie B, ci ha dato solidità e identità. Poi la proprietà ha voluto fare questo cambio a novembre, perché comunque la mentalità di Fabregas era più in linea con il loro modello di calcio. Alla fine abbiamo avuto ragione. La promozione è una soddisfazione da condividere con tutti, a partire da Longo e da chi è con me da cinque anni, dando i meriti a una squadra che ha performato anche oltre le aspettative".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Como

"Vogliamo assestarci in Serie A. Fabregas resta con noi"

Per quanto riguarda la rosa a disposizione, il dirigente dei lombardi ricorda che "venerdì abbiamo vinto con tre giocatori titolari arrivati cinque anni fa in Serie C, perché hanno creduto a una visione e a un sogno della proprietà. Adesso abbiamo altri argomenti: Como è un contesto magnifico, la proprietà è molto solida che vuole assestarsi in Serie A. Il reclutamento lo faremo nelle prossime settimane, dovremo sederci con lo staff tecnico per capire quali elementi della rosa confermare e dove invece intervenire. Abbiamo avuto la fortuna di raggiungere la promozione il 10 maggio, non dobbiamo sprecare questo tempo prezioso che abbiamo guadagnato". La conferma di Fabregas è scontata: "Abbiamo affidato a Cesc le chiavi del nostro progetto tecnico, dalla metodologia del settore giovanile alla mentalità della prima squadra. Cesc continuerà a essere centrale nel nostro sviluppo".

"Uno degli stadi più belli d'Europa" e un esempio da seguire

"Lavoreremo tantissimo, c'è già un progetto di rifacimento dell'intero impianto. La famiglia Hartono ha dimostrato di poter fare tantissime cose. Il Sinigaglia è uno degli stadi più belli d'Europa, è unico e vogliamo intervenire subito sull'impianto in modo che sia congruo per la Serie A. La disponibilità dell'amministrazione comunale c'è, la volontà della proprietà c'è: è solo una questione di tempo". Un occhio anche all'aspetto economico, nella speranza di riuscire ad incarnare l'esempio da seguire: "A livello finanziario, il sistema calcio è tecnicamente fallito. Abbiamo bisogno di proprietà solide e con grande progettualità. Le proprietà straniere, che spesso sono anche quelle più solide, dovrebbero fare fronte comune - conclude Ludi - per far vedere un altro modello di business e forse nel 2024 ci deve essere un po' più di apertura rispetto a questa nuova frontiera".

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Le parole rilasciate ai microfoni di "Radio Anchi'io Sport" su "Rai Radio Uno" da parte del ds del Como Carloalberto Ludi, analizzano a trecentosessanta gradi l'operato della società: tra investimenti finanziari ed il cambio Longo-Fabregas in panchina che ha contribuito al raggiungimento della promozione diretta in Serie A che mancava da oltre vent'anni. Le radici della squadra sono solide ed il contesto operativo in cui si ritrova il Como fa ben sperare in vista del grande ritorno in Serie A, con il Sinigaglia - definito come "uno degli stadi più belli d'Europa" dal ds dei lariani - che tornerà ad ospitare le grandi della massima serie italiana, riportando il calcio che conta in riva al lago di Como.

"Gli Hartono hanno dimostrato solidità"

Si è chiuso in maniera avvincente e con molte sorprese il libro della Serie B, con il capitolo 'promozione' andato in archivio soltanto all'ultima giornata. Protagonista di questa storia è il Como degli Hartono, che riabbraccia la Serie A dopo oltre vent'anni. Il DS del Como ripercorre il recente passato dei lariani al termine di una stagione favolosa: "La ricchezza degli Hartono (proprietari indonesiani del Como, ndr) si è manifestata soprattutto con la solidità, non tanto con investimenti incredibili nei primi anni. Negli ultimi vent'anni Como ha avuto tante vicissitudini negative. Prima la famiglia Hartono, in maniera molto visionaria, ha lavorato sulla comunità prima che sul lato tecnico. E poi, negli ultimi diciotto mesi, ha deciso di investire sulla squadra per ambire alla massima serie, categoria che difenderemo con tutte le nostre forze". Sul cambio Longo-Fabregas: "È stato un momento delicato da gestire, soprattutto con i giocatori - spiega Ludi - Moreno Longo ha lavorato molto bene, ci ha preso più di un anno fa quando eravamo nei bassifondi della Serie B, ci ha dato solidità e identità. Poi la proprietà ha voluto fare questo cambio a novembre, perché comunque la mentalità di Fabregas era più in linea con il loro modello di calcio. Alla fine abbiamo avuto ragione. La promozione è una soddisfazione da condividere con tutti, a partire da Longo e da chi è con me da cinque anni, dando i meriti a una squadra che ha performato anche oltre le aspettative".

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