© LAPRESSEUna volta, c’era il Milan degli olandesi. Oppure, l’Inter dei tedeschi. Se la squadra di Filippo Inzaghi andrà in Serie A, magari in tanti parleranno del Pisa dei danesi. Il club toscano negli ultimi mesi ha creato una sorta di colonia di giocatori provenienti dalla Danimarca che stanno dando il loro contributo al grande campionato del Pisa, mai come oggi vicino al ritorno in quella Serie A che da quelle parti manca addirittura dal 1991: oggi il Pisa è vice-capolista, staccato di 7 punti dal super Sassuolo e con un margine di 4 lunghezze sullo Spezia terzo. Un bel campionato, con una squadra che non è molto dissimile da quella che nella scorsa stagione mantenne la categoria con qualche patema. La maggiore novità, oltre a Inzaghi, sono i 4 danesi che hanno innervato la rosa. La scorsa estate, dal Como salito in A, è arrivato il mediano Oliver Abildgaard, 28 anni, cresciuto nell’Aalborg, passato poi per Rubin Kazan e Celtic Glasgow, prima di sbarcare in Italia al Verona e quindi al Como. Il suo contributo alla causa pisana dice 17 presenze in campionato, con 1 assist e 509’ giocati. Sempre per la mediana e pescato direttamente in Danimarca, dall’Aalborg, poco prima dello scorso ferragosto a Pisa è sbarcato Malte Hojholt, 23 anni, che in questa B si sta ben disimpegnando con 22 presenze, 1 assist e 989’ giocati, non male per un ragazzo che deve ancora completare la propria formazione. La stella dei quattro è il centravanti Alexander Lind, 22 anni, l’investimendo più oneroso del mercato estivo, circa 4 milioni versati al Silkeborg. Per essere alla sua prima stagione in Italia, anche lui non sta deludendo ed è il capo cannoniere di squadra con 6 reti (e 3 assist) in 1.337’ giocati. Potrebbe essere molto interessante vederlo in A, col fisico che si ritrova, andrebbe solo un po’ sgrezzato.
L'ultimo arrivato
Al mercato di riparazione è sbarcato il quarto danese, un’altra punta ed è pure l’arrivo più prestigioso dei quattro. In prestito dal Rennes (Ligue 1 francese) è giunto il gigante Henrik Meister, 21 anni, alto 1,92, finora appena intravisto (5 presenze per 182’). Su di lui, il Pisa ha un’opzione di riscatto. Trattandosi però di uno dei più promettenti prospetti del calcio danese, se in estate il club toscano decidesse di acquistarlo, dovrebbe sganciare una cifra molto alta, forse fuori portata ma comunque sono discorsi che si faranno solo in caso di massima serie in tasca. Sempre al mercato di gennaio, stava per arrivare un quinto danese, il difensore Oliver Provstgaard, 21 anni, cresciuto nel Vejle, soffiato però dalla Lazio nelle ultime ore delle trattative. Ma chissà che il suo arrivo a Pisa sia solo rimandato. Nella Lazio di Baroni non ha ancora debuttato, finora solo due panchine e non è da escludersi che in estate, ci fosse bisogno di farlo giocare, si possa unire al Pisa, provincia italiana della Danimarca. Una scelta, quella del club toscano, che ha mandato in sollucchero una vecchia gloria danese del calcio pisano, il centrocampista Klaus Berggreen che nel 1982 il leggendario Romeo Anconetani per 270 milioni di lire acquistò dal Lyngby e lo tenne sino al 1986 al Pisa, dove raccolse 124 presenze e 29 reti, prima di passare a Roma e Torino. Oggi Berggreen, ancora legatissimo al Pisa, è strafelice di vedere in nerazzurro tanti suoi connazionali. Non si perde una partita della squadra di Inzaghi e ha già fatto sapere che in Primavera sarà a Pisa, magari per la festa promozione.
