TORINO - E ora, per la Sampdoria di Pirlo, la parola chiave sarà continuità. La bella vittoria di sabato a Marassi sul Lecco ha confermato che l’ex tecnico di Juve e Karagumruk dispone di una rosa competitiva, incompleta finché si vuole ma comunque in grado di reinserirsi per i playoff che oggi distano 6 punti. Dopo il tonfo di Brescia era scattato un allarme eccessivo sulle potenzialità dei blucerchiati. Certo, la classifica scotta ancora, con soli tre punti di margine sui playout. E anche per questo è il momento di trovare un minimo di continuità: prima che per sognare, per evitare guai. Anche perché alle spalle della Samp, c’è chi s’è messo a correre: la Ternana, che sembrava mezza spacciata, ora con Breda viaggia alla media di 2 punti a partita (ne ha fatti 8 in 4 gare) e lo Spezia, con la prima vittoria di D’Angelo in quel di Ascoli, può aver svoltato, specie se venerdì nell’anticipo dovesse battere il Bari al Picco. Ma la più che convincente vittoria dei blucerchiati sul Lecco dice due cose importanti.
La prima: il successo sui blucelesti - che con Bonazzoli stavano raccogliendo scalpi illustri, anche in trasferta - è arrivato con la squadra che era priva dei 4 giocatori chiave di Pirlo: Borini, Depaoli, Pedrola e Vieira, segno che la squadra ha valori importanti anche nei sostituti (che tanti, troppo frettolosamente, liquidavano come non all’altezza). La seconda è la possibile consacrazione di Sebastiano Esposito, autore col Lecco di una doppietta - la prima in carriera - da categoria superiore: entrambi i gol sono capolavori fatti col sinistro (e lui è un destro).