Rivincita Pirlo: le chiavi della rinascita Samp

Da tecnico in discussione ad artefice di una risalita vertiginosa: i blucerchiati ora sognano i playoff
Rivincita Pirlo: le chiavi della rinascita Samp

La rinascita della Sampdoria è soprattutto la rivincita di Andrea Pirlo. L’allenatore bresciano solo fino a un paio di mesi fa era fortemente in discussione, di fronte a risultati a dir poco traballanti, ma oggi è probabilmente l’artefice principale di una risalita che sta permettendo ai blucerchiati di avvicinarsi alla zona play ff. Una fiducia che Pirlo si è saputo guadagnare sul campo attraverso qualche accorgimento tattico azzeccato (su tutti la rinuncia alla ripartenza dal basso) ma anche mostrando personalità e lucidità nella gestione del gruppo, soprattutto nei momenti più delicati.

La svolta contro il Palermo

La svolta probabilmente è arrivata con la vittoria del 4 novembre sul Palermo. Ma sino a quel momento – giusto sottolinearlo – Pirlo aveva incassato la fiducia in primis da parte di una società che, nata in fretta e furia lo scorso giugno dopo il fallimento evitato in extremis, ha saputo trovare anche nelle difficoltà i suoi punti di riferimento. Matteo Manfredi azionista di maggioranza e nei fatti presidente in pectore, Andrea Mancini direttore sportivo e sempre più uomo che fa da collante tra club e squadra (al fianco di Nicola Legrottaglie): sono stati loro due su tutti a far sentire sempre il loro sostegno a Pirlo anche nelle fasi più difficili della stagione. Il mister ha percepito la loro vicinanza e ha saputo rispondere sul campo dopo una prima fase deludente, tant’è che oggi i blucerchiati stanno praticamente disputando un altro campionato, con 6 vittorie nelle ultime 8 gare e un ritmo ora ben diverso. La frutta non matura in un giorno, si sa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Sampdoria oggi è una società completamente nuova, la squadra è stata ricostruita con tanti giovani che stanno finalmente mettendo in mostra il loro talento (Esposito, Stankovic, Yepes ma anche Ghilardi, Gonzalez e Giordano solo per fare qualche nome), un giocatore d’esperienza come Kasami è oggi il vero leader della squadra e ancora molti altri elementi – come Verre e De Luca – stanno finalmente tirando fuori gli attributi giusti, pur al netto di alcune difficoltà (gli infortuni di Pedrola, Borini e Vieira) oggettive.

Samp, vietato fermarsi

E poi non va dimenticato che la Sampdoria ha rinnovato non solo la squadra ma anche tutto lo staff medico e tecnico. La crescita però c’è stata e – anche se la società continua a non vendere sogni ai tifosi (difficile oggi parlare realisticamente di ritorno in A) – lo stesso Manfredi da quando si è insediato alla guida del club in prima persona dopo il sostanziale disimpegno di Radrizzani ha rappresentato un punto di riferimento importante, sempre vicino alla squadra prima e durante le partite e in prima linea anche nel consolidamento societario come testimonia il recente viaggio in Arabia insieme a Mancini. Una rinascita su più livelli che – dopo la vittoria di sabato con la Reggiana – proverà ad andare avanti. A cavallo di Natale i blucerchiati affronteranno Feralpisalò e Bari a Marassi: occasione ghiotta per non fermarsi proprio sul più bello.

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La rinascita della Sampdoria è soprattutto la rivincita di Andrea Pirlo. L’allenatore bresciano solo fino a un paio di mesi fa era fortemente in discussione, di fronte a risultati a dir poco traballanti, ma oggi è probabilmente l’artefice principale di una risalita che sta permettendo ai blucerchiati di avvicinarsi alla zona play ff. Una fiducia che Pirlo si è saputo guadagnare sul campo attraverso qualche accorgimento tattico azzeccato (su tutti la rinuncia alla ripartenza dal basso) ma anche mostrando personalità e lucidità nella gestione del gruppo, soprattutto nei momenti più delicati.

La svolta contro il Palermo

La svolta probabilmente è arrivata con la vittoria del 4 novembre sul Palermo. Ma sino a quel momento – giusto sottolinearlo – Pirlo aveva incassato la fiducia in primis da parte di una società che, nata in fretta e furia lo scorso giugno dopo il fallimento evitato in extremis, ha saputo trovare anche nelle difficoltà i suoi punti di riferimento. Matteo Manfredi azionista di maggioranza e nei fatti presidente in pectore, Andrea Mancini direttore sportivo e sempre più uomo che fa da collante tra club e squadra (al fianco di Nicola Legrottaglie): sono stati loro due su tutti a far sentire sempre il loro sostegno a Pirlo anche nelle fasi più difficili della stagione. Il mister ha percepito la loro vicinanza e ha saputo rispondere sul campo dopo una prima fase deludente, tant’è che oggi i blucerchiati stanno praticamente disputando un altro campionato, con 6 vittorie nelle ultime 8 gare e un ritmo ora ben diverso. La frutta non matura in un giorno, si sa.

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