Venezia, Vanoli: "Palermo da promozione. Noi in A? Servirebbero due cose"

Così il tecnico degli arancioneroverdi alla vigilia del match contro i rosanero di Corini: al Penzo sarà gara ad alta quota
Venezia, Vanoli: "Palermo da promozione. Noi in A? Servirebbero due cose"© LAPRESSE

Serie B, scontro ad alta quota. Ad infuocare il turno infrasettimanale del campionato cadetto è sicuramente il match tra Venezia e Palermo. In attesa che tutte le squadre recuperino le gare arretrate, gli arancioneroverdi, reduci dal pari di Brescia, sono attualmenti secondi in classifica con 12 punti e a sole 3 lunghezze dal Parma capolista.

Poco dietro (e con una gara in meno) i rosanero, fermi a 10 punti. Sarà battaglia vera dunque al Pier Luigi Penzo, come ammesso dallo stesso tecnico del Venezia, Paolo Vanoli, nella consueta conferenza della vigilia.

Vanoli presenta Venezia-Palermo

Così in sala stampa l'allenatore dei veneti: "Domani sera ci vorrà tanta attenzione mentale e l’apporto di tutti i giocatori perché, giocando ogni tre giorni, chi entra dalla panchina può fare la differenza. Io penso sempre a vincere le partite, facendo le mie scelte in base a come sta la squadra. A Brescia, ad esempio, ho fatto giocare Cheryshev in una posizione chiave per la nostra fase offensiva e ha provato la conclusione cercando anche spesso la giocata per il compagno. Ho la fortuna di avere tanti potenziali titolari. La mia forza da allenatore penso che sia la chiarezza, in uno spogliatoio preferisco sempre dire quello che penso a costo di essere a volte severo. In campo si va in 11 non in 22, chi gioca con continuità si dovrà mantenere il posto, la squadra va avanti se ci sono i risultati. Preferisco che i giocatori si arrabbino con me piuttosto che col loro compagno". In conferenza Vanoli ha parlato anche della forza dell'avversario e delle proprie ambizioni stagionali...

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"Il Palermo lotta per la A. E noi..."

Così il tecnico degli arancioneroverdi su qualità e difetti della propria squadra, ma anche sulla forza del Palermo: "Ad oggi in fase difensiva stiamo facendo molto bene, dico sempre che quando non prendi gol mal che vada finisce 0-0. Se guardiamo i dati, dopo il Palermo, siamo la squadra che crea più occasioni di tutti quindi la buona fase difensiva non sta intaccando il nostro attacco. A Brescia ci hanno ribattuto 12 tiri, complimenti alla loro difesa. Il Palermo è una squadra forte, lo dimostrano sia i dati che la classifica, nonostante abbiano anche una partita in meno. L’anno scorso è subentrata una proprietà molto importante che ha grandi aspettative e secondo me lotteranno per la promozione in Serie A. Deve essere per noi un orgoglio poter sfidare il Palermo da una posizione alta in classifica, non dimentichiamoci però mai dove eravamo l’anno scorso dopo sei giornate. Non serve guardare lontano ma solo alla prossima partita, mantenendo sempre la qualità del lavoro giusta e il morale alto. Il Venezia si sta ristrutturando, non sta lottando per la promozione in Serie A, per stare lì in alto ci vogliono fame e fatica".

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Serie B, scontro ad alta quota. Ad infuocare il turno infrasettimanale del campionato cadetto è sicuramente il match tra Venezia e Palermo. In attesa che tutte le squadre recuperino le gare arretrate, gli arancioneroverdi, reduci dal pari di Brescia, sono attualmenti secondi in classifica con 12 punti e a sole 3 lunghezze dal Parma capolista.

Poco dietro (e con una gara in meno) i rosanero, fermi a 10 punti. Sarà battaglia vera dunque al Pier Luigi Penzo, come ammesso dallo stesso tecnico del Venezia, Paolo Vanoli, nella consueta conferenza della vigilia.

Vanoli presenta Venezia-Palermo

Così in sala stampa l'allenatore dei veneti: "Domani sera ci vorrà tanta attenzione mentale e l’apporto di tutti i giocatori perché, giocando ogni tre giorni, chi entra dalla panchina può fare la differenza. Io penso sempre a vincere le partite, facendo le mie scelte in base a come sta la squadra. A Brescia, ad esempio, ho fatto giocare Cheryshev in una posizione chiave per la nostra fase offensiva e ha provato la conclusione cercando anche spesso la giocata per il compagno. Ho la fortuna di avere tanti potenziali titolari. La mia forza da allenatore penso che sia la chiarezza, in uno spogliatoio preferisco sempre dire quello che penso a costo di essere a volte severo. In campo si va in 11 non in 22, chi gioca con continuità si dovrà mantenere il posto, la squadra va avanti se ci sono i risultati. Preferisco che i giocatori si arrabbino con me piuttosto che col loro compagno". In conferenza Vanoli ha parlato anche della forza dell'avversario e delle proprie ambizioni stagionali...

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