Vanoli, il Venezia ha l'allenatore del futuro

I grandi club seguono con attenzione il lavoro che l'ex collaboratore di Conte e Ventura sta facendo da quasi un anno in Laguna, dove sono tutti pazzi per un tecnico che fa sognare
Vanoli, il Venezia ha l'allenatore del futuro© LAPRESSE

TORINO - Fra i grandi club di A, ci sono pochi dubbi. L’allenatore della Serie B più interessante e da tenere d’occhio, se un domani servisse un nome nuovo, è Paolo Vanoli. L’ex vice di Conte e Ventura subentrava il 7 novembre 2022 alla guida del Venezia. Trovava una squadra penultima, che aveva raccolto 9 punti in 12 partite. A fine stagione, rimontando undici posizioni, la portava ai playoff, dimostrando di essere sul campo, negli ultimi due mesi del passato campionato, la squadra più forte della categoria.

Certo, il Venezia dispone, già da più di un anno, di uno degli organici più competitivi della B. Ma il gran lavoro di Vanoli non può essere sottovalutato. Innanzitutto è un grande motivatore che sa farsi apprezzare dalla squadra. Quasi un anno fa sbarcava in Laguna e trovava un ambiente depresso e diviso. Oggi, se il Venezia è terzo, a -1 dal Palermo e a -2 dalla capolista Parma, se la piazza è gasatissima e trascina la squadra, è perché il club dello statunitense Duncan Niederauer ha trovato un condottiero credibile in cui tutti hanno una fiducia totale.

Vanoli poi, ha grande duttilità tattica. Per salvarsi, nella scorsa stagione, ha impostato la squadra su un 3-5-2 molto solido, nei suoi momenti migliori poteva essere tranquillamente paragonato, fatte le debite proporzioni, a quello dell’Inter di Inzaghi. In questa annata, Vanoli ha capito che la squadra può giocare anche con tre punte (vere), senza che i suoi in campo perdano la solidità e l’equilibrio che avevano caratterizzato il suo Venezia della scorsa annata. Ma nell’ultimo turno prima della sosta, Vanoli, per battere 3-2 la capolista Parma (che in Laguna ha perso l’imbattibilità stagionale), s’è messo col 4-4-2 per imbrigliare al meglio la corazzata di Pecchia. E ha vinto un’altra scommessa-chiave. Perché davanti, ha schierato Pohjanpalo e Gytkjaer insieme, cioé le più importanti bocche di fuoco di cui dispone il Venezia, finora erano stati quasi sempre alternativi.

Poi, il Venezia ha vinto con le reti di tre centrocampisti, Busio, Tessmann ed Ellertsson, a dimostrazione di quanti giocatori di livello ci siano nella rosa arancioneroverde. Ma il dato che più conta è che anche questo assetto ha funzionato. Perché con Vanoli va così: che sia 3-5-2, 4-3-3 o 4-4-2, il Venezia gira che è una meraviglia e ha le carte in regola per lottare per la promozione diretta. E se non fosse che ad agosto Vanoli ha rinnovato il contratto col Venezia fino al 2026, oggi chissà quanti club, zitti zitti, “ronzerebbero” intorno a lui.

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