Entra in campo e cazzotto al portiere: l'allucinante finale di Cesena-Olbia

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Ci sono cose che in un campo da calcio non dovrebbero mai vedersi. Un esempio? L'imminente post partita di Cesena-Olbia, match del girone B di Serie C. Dopo il triplice fischio, il padre di Shpendi (fratello del giocatore dell'Empoli) ha invaso il terreno di gioco e ha colpito con un un pugno il portiere avversario, Rinaldi. Un gesto che il club bianconero ha subito condannato, dissociandosi da ogni forma di violenza.

Il caso papà Shpendi: la ricostruzione

Perché il papà di Shpendi ha reagito in questo modo? A scatenare la sua furia sarebbe stato un intervento del portiere dell'Olbia commesso sull'attaccante bianconero. Un colpo che avrebbe provocato una ferita al sopracciglio dell'albanese, entrato al 13’ del secondo tempo al posto di Kargbo e costretto a uscire dal campo a 5 minuti dal termine. 

Il comunicato del Cesena

Un gesto spopositato, che ora potrebbe causare delle conseguenze al club, che intanto ha emesso un comunicato sulla vicenda: "Il Cesena FC, con riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena – Olbia, stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealta? e fair play che da sempre contraddistinguono il club. Sono altresi? gia? state poste in essere, in collaborazione con le autorita? competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attivita? necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La societa? continuera? a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinche? possano assistere con serenita? agli eventi sportivi di cui Cesena FC e? protagonista". Intanto ha rilasciato le prime dichiarazioni anche il papà di Shpendi...

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"Chiedo scusa a tutta Italia"

Dopo quanto successo è partita una denuncia d'ufficio in base alla legge 401 sui reati da stadio e invasioni di campo, mentre al momento non sarebbero arrivate denunce per percosse da parte di Rinaldi. Interrogato in commissariato, Liman Shpendi ha poi rilasciato una dichiarazione ad alcuni giornalisti Rai (regionali e nazionali) giunti sul posto: "Chiedo scusa a tutta l'Italia e al Cesena per il mio bruttissimo gesto, so di avere deluso tante persone, ho visto mio figlio sanguinante a terra e come padre sono uscito di testa". Ma cosa succederà ora? Al risultato della partita niente, dal momento che è tutto accaduto a gara conclusa e l'Olbia non ha subito danni sul campo, pertanto non vi sono rischi di sconfitta a tavolino per il club.

Molto probabili le ripercussioni ai danni di Shpendi e del Cesena, per il principio della responsabilità oggettiva. Il padre del numero 9  potrebbe andare incontro a un Daspo non inferiore ai due anni, che potrebbero salire a 5 nel caso venisse stabilita la premeditazione del suo gesto. Quanto alla società bianconera, oltre a un'ammenda cospicua, potrebbe subire una squalifica del campo o una partita a porte chiuse. Sarà determinante il comunicato del giudice sportivo.

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Ci sono cose che in un campo da calcio non dovrebbero mai vedersi. Un esempio? L'imminente post partita di Cesena-Olbia, match del girone B di Serie C. Dopo il triplice fischio, il padre di Shpendi (fratello del giocatore dell'Empoli) ha invaso il terreno di gioco e ha colpito con un un pugno il portiere avversario, Rinaldi. Un gesto che il club bianconero ha subito condannato, dissociandosi da ogni forma di violenza.

Il caso papà Shpendi: la ricostruzione

Perché il papà di Shpendi ha reagito in questo modo? A scatenare la sua furia sarebbe stato un intervento del portiere dell'Olbia commesso sull'attaccante bianconero. Un colpo che avrebbe provocato una ferita al sopracciglio dell'albanese, entrato al 13’ del secondo tempo al posto di Kargbo e costretto a uscire dal campo a 5 minuti dal termine. 

Il comunicato del Cesena

Un gesto spopositato, che ora potrebbe causare delle conseguenze al club, che intanto ha emesso un comunicato sulla vicenda: "Il Cesena FC, con riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena – Olbia, stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealta? e fair play che da sempre contraddistinguono il club. Sono altresi? gia? state poste in essere, in collaborazione con le autorita? competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attivita? necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La societa? continuera? a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinche? possano assistere con serenita? agli eventi sportivi di cui Cesena FC e? protagonista". Intanto ha rilasciato le prime dichiarazioni anche il papà di Shpendi...

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