L’Uefa azzanna la Champions Barcellona. L'escamotage che usa anche l'Inter

Le indiscrezioni di un settimanale tedesco: indagini sul mancato rispetto delle norme del Fair Play finanziario da parte del club blaugrana, interessato al progetto Superlega

Uno dei misteri gaudiosi delle dinamiche Uefa è la gestione sanzionatoria del Financial Fair Play. Oddio, qualche sanzione è arrivata, ma in mezzo a un sacco di “distrazioni” e dilazioni per lo meno curiose, se non sospette. E la notizia diffusa dal settimanale tedesco Welt am Sonntag, secondo cui l’Uefa starebbe pensando di escludere il Barcellona dalle prossime Champions League (dai due ai tre anni) per questioni legate appunto al rispetto del Fair Play finanziario, apre a inquietanti riflessioni.

Barcellona fuori dalla Champions? Il possibile motivo

Il motivo della possibile sanzione sarebbe la presunta violazione del regolamento finanziario Uefa secondo il quale i club sono obbligati a compensare le spese con le entrate corrispondenti. Il club azulgrana ha chiuso la stagione 2022-2023 con un utile netto di 303,71 milioni di euro, superiore alle previsioni, ma frutto di un’entrata contabile non preventivata di 208,16 milioni di euro derivante dall’operazione Barça Vision legata ai diritti tv cartolarizzati (vale a dire venduti in anticipo: un’operazione comune a quasi tutti i club d’Europa). Se non ci fosse stata questa entrata extra, secondo le prime risultanze Uefa il risultato netto sarebbe stato molto più basso del previsto, avrebbe compromesso il margine per il salary cap 2023-2024 e avrebbe reso ancora più difficile per il club tornare a un patrimonio netto positivo.

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La rivalutazione della libreria: lo fece anche l'Inter

Senza dimenticare che in questa valutazione ci sarebbe anche una maggiore valutazione della “libreria storica” del club, un altro escamotage utilizzato da molti club di prima fascia (anche e soprattutto in Italia: interessante al proposito il bilancio Inter del 2021) per mettere a posto i conti con una sorta di plusvalenza non legata ai calciatori.
L'INTER E LA RIVALUTAZIONE DI MARCHIO E LIBRARY

Psg, City e il Fair Play finanziario

Di nuovo, non va dimenticato che club come il Psg e il Manchester City, citazioni non casuali, abbiano potuto superare indenni le forche caudine del FFP nonostante gli introiti derivanti da sponsorizzazioni per lo meno sospette considerato il loro legame con la proprietà del club.

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Barcellona, le reazioni e il timore del club

Secondo “Welt am Sonntag”, alla UEFA avrebbero definito “un caos” gli ultimi bilanci del Barcellona: «Maggiore è la perdita, maggiore è la punizione», avrebbe dichiarato la fonte anonima citata dal giornale tedesco. Il club catalano ha replicato di non essere a conoscenza di questa indagine, ma la preoccupazione a Barcellona cresce perché sanno benissimo come questo tipo di indagine sia aleatoria e i meandri dei bilanci possano essere tirati per la giacchetta a seconda delle dinamiche prese in esame dagli investigatori. Che, in questo momento, hanno tutto l’interesse a diffondere segnali duri, se non feroci, nei confronti di coloro che non solo aderiscono, ma anche guardano con interesse alle prospettive della Superlega.

Del resto c’è qualche club, tra i grandi d’Europa, che può esser certo di avere bilanci specchiati? No, e non è un caso che i club si informino con cautela circa gli sviluppi della Superlega. Son tempi un po’ così, di transizione e dubbi su chi sarà il prossimo capo.

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Uno dei misteri gaudiosi delle dinamiche Uefa è la gestione sanzionatoria del Financial Fair Play. Oddio, qualche sanzione è arrivata, ma in mezzo a un sacco di “distrazioni” e dilazioni per lo meno curiose, se non sospette. E la notizia diffusa dal settimanale tedesco Welt am Sonntag, secondo cui l’Uefa starebbe pensando di escludere il Barcellona dalle prossime Champions League (dai due ai tre anni) per questioni legate appunto al rispetto del Fair Play finanziario, apre a inquietanti riflessioni.

Barcellona fuori dalla Champions? Il possibile motivo

Il motivo della possibile sanzione sarebbe la presunta violazione del regolamento finanziario Uefa secondo il quale i club sono obbligati a compensare le spese con le entrate corrispondenti. Il club azulgrana ha chiuso la stagione 2022-2023 con un utile netto di 303,71 milioni di euro, superiore alle previsioni, ma frutto di un’entrata contabile non preventivata di 208,16 milioni di euro derivante dall’operazione Barça Vision legata ai diritti tv cartolarizzati (vale a dire venduti in anticipo: un’operazione comune a quasi tutti i club d’Europa). Se non ci fosse stata questa entrata extra, secondo le prime risultanze Uefa il risultato netto sarebbe stato molto più basso del previsto, avrebbe compromesso il margine per il salary cap 2023-2024 e avrebbe reso ancora più difficile per il club tornare a un patrimonio netto positivo.

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