Lamentele
Qualcosa di più sostanzioso del lamentarsi del comunicato stampa della sentenza del 21 dicembre, perché quel comunicato non solo è estremamente fedele alla sentenza, ma perché la sentenza stessa contiene argomenti assai cogenti riguardo all’immediato futuro dell’Uefa stessa, a prescindere dalla Superlega. Per esempio: e se qualche club, incuriosito da alcuni significativi passaggi del lungo documento, mettesse in discussione il metodo di vendita dei diritti televisivi della Champions?
E la questione dell’inappellabilità delle sentenze della giustizia sportiva al di fuori dell’alveo sportivo, messa fortemente in discussione dalla Corte? E come si può commentare l’affermazione che una associazione privatistica con sede in Svizzera non possa essere depositaria di alcun “modello sportivo europeo” e su quel concetto basare la costruzione di un monopolio? Mentre aspettiamo, curiosi, di capire se, come e quando la Superlega nascerà, sarebbe interessante sentire se, come e quando l’Uefa ha intenzione di recepire la sentenza della più importante (e inappellabile) corte dell’Unione Europea. Perché l’oggetto di quella sentenza non è la Superlega, ma l’Uefa.