MELBOURNE - Fernando Alonso non sarebbe sopravvissuto al suo incidente durante il Gran Premio d'Australia, se fosse successo 15 o 20 anni fa. Lo ha detto l'ex presidente della FIA Max Mosley. Alonso è uscito illeso dalla sua vettura dopo un terrificante incidente a Melbourne e in seguito si è detto "fortunato" ad essere vivo, lodando la sicurezza delle moderne vetture di F1. Mosley, a capo della FIA dal 1993 al 2009, è stato una delle figure chiave nel miglioramento della sicurezza dopo gli incidenti mortali a Roland Ratzenberger e Ayrton Senna durante weekend del Gran Premio di San Marino del 1994.
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ALONSO MIRACOLATO - «Non credo che potremmo saperlo con certezza, senza un'analisi dettagliata, ma in generale questo genere di incidenti avrebbero provocato gravi lesioni o addirittura la morte del pilota», ha detto Mosley al Telegraph rispondendo alla domanda se Alonso sarebbe sopravvissuto all'impatto 15 o 20 anni fa. Il lavoro svolto sulla sicurezza, dopo gli incidenti di Imola, ha impedito incidenti mortali in Formula Uno per oltre 20 anni. L'ex pilota della Marussia, Jules Bianchi, è morto lo scorso anno in seguito alle ferite alla testa subite in un incidente al Gran Premio del Giappone 2014, quando si è scontrato con un veicolo di recupero. Mosley ha anche detto di essere favorevole al dispositivo Halo, uno dei due sistemi di protezione della cabina di guida che potrebbero essere introdotti in Formula 1 il prossimo anno. Una delle preoccupazioni principali che riguardano il dispositivo è che sarebbe difficile liberare il pilota da una vettura rovesciata. Anche Alonso ha dovuto strisciare fuori dalla sua auto ribaltata dopo lo schianto a Melbourne.