ROMA - Serve una votazione prima di tornare alle vecchie qualifiche in Formula 1: dopo la delusione e le polemiche del primo Gp stagionale, a Melbourne, i team erano stati compatti nell'affermare che anziché aumentare lo spettacolo, il nuovo sistema a eliminazione diretta rendeva noioso e prevedibile l'esito delle qualifiche. Quindi la necessità e l'intenzione esternata da più parti di fare un subito passo indietro, a partire già dal Gran Premio del Bahrein, secondo appuntamento stagionale. Un'unità di intenti che, prima di diventare effettiva, deve però essere sottoposta al vaglio della F1 Commission (l'organo che riunisce membri delle scuderie, promotori, sponsor e il fornitore di pneumatici) e trovare l'unanimità. La votazione, si legge sul magazine Autosport, è stata messa in calendario per oggi: se la proposta di tornare indietro non fosse approvata da tutti i componenti, quindi, la situazione resterebbe così com'è.
UNANIMITA' A RISCHIO L'idea di tornare indietro, senza nemmeno prendere in considerazione modifiche parziali (limitare la fase a eliminazione diretta solo a Q1 e Q2, e utilizzare il vecchio sistema solo nella Q3, in cui l'esito del sistema "knock out" è stato disastroso) trova una larghissima maggioranza tra i vari componenti della F1 Commission, anche se rimane qualche dubbio: negli scorsi giorni Bob Fernley, vice team principal della Force India, ha spiegato che è troppo presto per cambiare e di essere favorevole a mantenere il nuovo sistema di qualifiche per un altro po', al fine di effettuare una valutazione più calma. Il compromesso, quindi potrebbe essere quello di votare per l'appunto un sistema "misto", che lasci l'eliminazione diretta nelle prima due manche, garantendo nell'ultima fase il vecchio metodo.