© www.imagephotoagency.itROMA - L'Aston Martin e Sebastian Vettel conosceranno il proprio destino il prossimo 9 agosto quando i commissari della Fia valuteranno il ricorso contro la squalifica del tedesco nel GP d'Ungheria: l'ex pilota Ferrari, infatti, era stato estromesso dalla classifica finale a causa della rilevazione, da parte dei commissari, di un quantitativo insufficiente di benzina all'interna della sua Aston Martin una volta tagliato il traguardo. La decisione, però, era stata contestata dalla scuderia che ha così deciso di presentare appello contro la squalifica con il ricorso che verrà esaminato lunedì pomeriggio alle ore 15 dai commissari della Fia, in una videoconferenza cui parteciperanno un rappresentante del team e due testimoni.
La decisione il 9 agosto
Vettel era giunto secondo al traguardo del GP d'Ungheria di Formula 1 dietro l’Alpine di Esteban Ocon, ma il tedesco si era visto togliere la posizione conquistata in pista per l’insufficiente quantitativo di carburante trovato nel serbatoio della sua Aston Martin durante i controlli tecnici post GP. “Niente fa pensare che abbiamo ottenuto un vantaggio da questo aspetto” ha spiegato l’Aston Martin in un comunicato, chiarendo che nel serbatoio sarebbero rimasti 1,74 litri di benzina. Se il ricorso dovesse essere approvato Vettel tornerebbe secondo, Carlos Sainz scenderebbe dal podio con il conseguente arretramento in terza posizione di Lewis Hamilton. Una situazione, quindi, che interessa anche Max Verstappen che, in caso di ricorso accolto, vedrebbe raccorciarsi il proprio ritardo da Hamilton a 6 punti rispetto agli 8 attuali.