TORINO - Mancano i sorpassi in questa prima fase della stagione di Formula 1? Non si direbbe, almeno a giudicare dai numeri. Se riguardiamo le due gare che si sono appena disputate, scopriamo che a Gedda ci sono stati più sorpassi che nel 2022 (75 contro 70, comunque tanti) e lo stesso dicasi per il Bahrain (85 sorpassi). La lotta in pista è dunque molto accesa, specialmente in quello che si chiama “midfield”. Del resto tecnici e ingegneri lo avevano già previsto a inizio 2021: il regolamento tecnico attuale finirà con l’avvicinare i valori in pista. Quel che non ci si aspettava è che la Red Bull fosse così straordinariamente superiore. E nemmeno ci si attendevano le difficoltà di Ferrari e di Mercedes. Ora l’opinione più diffusa è che sia le Rosse sia le Frecce d’Argento possano recuperare, ma sarà difficile insidiare Verstappen e Perez: questo è un dato acquisito.
Nel gruppo di mezzo la lotta è molto dura
Non esiste dunque un problema sorpassi, caso mai esiste la difficoltà di spezzare l’egemonia delle Red Bull. E probabilmente esiste anche la necessità, numero di sorpassi a parte, di “movimentare” un po’ le cose nel gruppo che sta alle spalle della scuderia anglo-austriaca, forse la scelta di accorciare alcune zone DRS si potrebbe ripensare. Ora bisognerà vedere che cosa accadrà a Melbourne, con l’avvertenza che anche l’Albert Park ha una pista atipica (come in fondo sono anche Sakhir e Gedda). Ma è certo che quando una squadra è così superiore a tutte le altre, nonostante il coraggio e il talento dei piloti e a dispetto del duro lavoro di ingegneri e progettisti, a volte bisognerà aspettarsi delle gare dall’esito già scritto in partenza. Comunque si sono disputate solo due gare, tanta acqua deve ancora scorrere sotto i ponti. I bilanci, anche intermedi, andranno stilati più avanti.