Formula 1, da Horner a Ben Sulayem: gli scandali oscurano il Mondiale

Cresce la bufera che ha investito il presidente della Fia: all’indagine sulla penalità tolta ad Alonso si aggiungono le voci su un tentativo di boicottaggio del Gran Premio di Las Vegas
Formula 1, da Horner a Ben Sulayem: gli scandali oscurano il Mondiale© XPB/Agenzia Aldo Liverani Sas

Siamo su ‘Scherzi a parte’? Il Mondiale 2024 di F1 è appena iniziato e ci si prepara in vista del prossimo appuntamento di Gedda (Arabia Saudita). Quest'oggi sarà l'occasione per i piloti di presentarsi ai microfoni e raccontare le proprie impressioni per un week end che, come a Sakhir, risentirà dell’anticipo di un giorno per non entrare in sovrapposizione con il Ramadan (10 marzo). Magari, si parlerà di questioni di pista perché ormai sembra che "Drive to survive" su Netfix sia più affine a un racconto agonistico di quanto lo sia la realtà attuale.

Sbadigli in pista e caso Horner

Casi, rumours e investigazioni di vario genere stanno inondando da giorni il web come un potente tsunami. Chissà, gli sbadigli della gara in Bahrain, dettati dal dominio di Max Verstappen e della Red Bull, devono essere compensati da questa "Tempesta perfetta" degli scandali. E così, invece che chiederci se e come i rivali riusciranno a porre un freno all’egemonia della scuderia di Milton Keynes, i punti interrogativi riguardano casi aperti e chiusi dagli sviluppi non chiari. Si pensi a quanto accaduto con Christian Horner. Il Team Principal della squadra campione del mondo, accusato di aver avuto atteggiamenti poco appropriati nei confronti di una dipendente e poi scagionato dall’indagine interna. Si è parlato di una richiesta di licenziamento immediato dai vertici Red Bull di Horner a fine 2023, con quest'ultimo che avrebbe attivato una clausola presente nel suo contatto per concedersi il diritto di essere soggetto a un procedimento secondo le modalità già descritte, il cui esito è noto. Una ricostruzione contestata dagli avvocati del manager britannico, perché ritenuta altamente infamante.

Scenari apocalittici

In tutto questo, Jos Verstappen ha gettato benzina sul fuoco, affermando quanto la presenza di Horner nel team anglo-austriaco dia adito a grandi frizioni e di qui le voci su un addio clamoroso del figlio Max, in direzione Mercedes l’anno venturo, e di una marcia indietro da parte di Ford nella partnership dal 2026 con Red Bull. Scenari apocalittici senza confini, con altre voci che descrivono la dipendente citata come amante sia del buon Jos che del Team Principal di Red Bull e di conseguenza la posizione dell’ex pilota olandese traballerebbe. Per non farci mancare niente anche il presidente della FIA, Ben Sulayem, è finito in questa “Tempesta” e dal chiedere trasparenza sulla questione Horner dopo l’investigazione si trova a essere investigato. Secondo alcune ricostruzioni il n.1 della FIA avrebbe fatto pressioni sui suoi stessi uomini affinché Fernando Alonso si riappropriasse del podio nel GP d’Arabia Saudita dell’anno scorso dopo che gli erano stati comminati 10 secondi di penalità perché i meccanici avevano toccato l’Aston Martin durante una precedente sanzione di 5”, violando il regolamento. Una condotta molto grave che avrebbe portato l’organo della FIA ad aprire un’indagine, ma non è tutto. Ben Sulayem avrebbe anche tentato di sabotare lo svolgimento del GP di Las Vegas della stagione passata, mettendo pressione su chi avrebbe dovuto concedere l’omologazione del circuito cittadino. Un modo per far saltare il banco e creare un danno da oltre mezzo miliardo di euro alla F1. Un scontro di poteri tra FIA e Liberty Media? Di sicuro, dell’ala posteriore della Ferrari portata per Gedda e di come funzioneranno le gomme non si è troppo parlato in questi giorni di ordinaria follia.

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