Senna, il mito delle corse di nuovo in vita a Torino

Per la ricorrenza, il Museo Nazionale dell’Automobile ospiterà una mostra dedicata al fuoriclasse. L’annuncio a Roma con la sua macchina
Senna, il mito delle corse di nuovo in vita a Torino© Getty Images

Piazza Navona 14, Roma. Il portone dell’ambasciata brasiliana in Italia si apre automaticamente, lasciando scorgere lentamente una monoposto. Curiosi e turisti si fermano. «Sembra quella di Senna», dice un passante. E sì, ha ragione, perché è la McLaren Honda MP4/4 del 1988. Non un’automobile qualunque, ma la regina di quella stagione di Formula 1 che con quindici vittorie su sedici gare ha accompagnato “Magic” verso il suo primo titolo mondiale a Suzuka. Fino a questo pomeriggio resterà “parcheggiata” nel cortile dell’ambasciata, poi verrà portata a Torino perché dal 24 aprile, fino al prossimo 13 ottobre, il Museo Nazionale dell’Automobile ospiterà la mostra “Ayrton Senna Forever”.

Senna, uno dei più grandi piloti di sempre

Uno spazio espositivo di 1500 metri quadri con un’architettura che gioca tra metalli e vetri per raccontare, a 30 anni da quella tragica scomparsa, uno dei più grandi piloti di sempre. Venti i punti focali previsti per poter leggere non solo delle gesta sportive, ma per conoscere l’uomo perché di Ayrton non esiste solo la versione “beatificata”, c’è anche e soprattuto quella umana, di chi negli occhi ha visto la sofferenza. Sarà un vero e proprio tour nel mito, non seguendo necessariamente la storia a livello cronologico, ma con la possibilità di saltare da un periodo all’altro trovando comunque tutto perché saranno 253 gli oggetti ospitati nella mostra. Tutte le tute, i caschi e le auto guidate a partire dalle prime Formula Ford fino ad arrivare all’ultima Williams, passando per un corpus importante di pubblicazioni e altri memorabilia. Vecchi filmati di Super8 e installazioni audiovisive restituiranno poi al pubblico l’epopea di un pilota, divenuto una vera e propria star, forse tra le più lucenti del secolo scorso.

Un ritratto a tutto tondo di Senna

Poi centinaia di foto scattate dai più grandi autori dell’epoca che contribuiscono a costruire un ritratto a tutto tondo di Senna: dall’amico e fotografo Angelo Orsi a Keith Sutton, da Ercole Colombo a Bernard Asset, da Steven Tee a Rainer Schlegelmilch. Una mostra presentata ieri nella sede dell’ambasciata brasiliana a Roma e che ricorre non solo nel 30° anniversario dell’incidente di Senna, ma anche nel 150° anniversario dell’immigrazione italiana in Brasile che simbolicamente sancisce un ulteriore punto di convergenza tra i due Paesi, storicamente permeati l’uno dalla cultura dell’altro. Il destino, poi, delle volte ha dell’incredibile perché mentre veniva raccontata la mostra dedicata ad Ayrton, all’età di 86 anni veniva a mancare Ted Toleman, fondatore dell’omonimo team di Formula 1 dove mosse i primi passi proprio Senna. Indimenticabile il GP di Monaco dell’84, quando sotto il diluvio, inseguendo Alain Prost su McLaren, “Magic” scrisse il primo capitolo della sua leggenda. Ma non finì lì perché in quella stagione la Toleman conquistò altri due podi con il brasiliano, uno in Gran Bretagna e l’altro in Portogallo. Una scuderia successivamente ceduta al marchio italiano di abbigliamento Benetton, che gareggiò nel campionato dal 1986 al 2001, vincendo due titoli piloti nel 1994 e 1995 con al volante un’altra leggenda, Michael Schumacher, e il titolo costruttori nel 1995. La Benetton fu poi acquistata dalla Renault, che attualmente corre sotto i colori della Alpine in F1. Altre storie, altre epoche, rispetto a quelle del Senna leggenda.

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