ROMA - Il mancato rinnovo di Sebastian Vettel con la Ferrrari non è dovuto a particolari tensioni interne per Mattia Binotto. Semplicemente, sempre secondo il team principal della 'Rossa', era arrivato il momento di dirsi addio dopo sei stagioni e quattordici vittorie da parte del tedesco: “Quanto avvenuto nel 2019 tra Leclerc e Vettel non c’entra. Quando si è verificato il lockdown in concomitanza con la pandemia all’inizio della scorsa stagione abbiamo dovuto prendere una decisione per il futuro e volevamo anche farlo in fretta per rispetto di tutti e perdare eventualmente a Sebastian Vettel il tempo di trovare un altro sedile. Sono molto felice che oggi corra con l’Aston Martin”, le sue parole.
Il rapporto con Elkann
John Elkann e Louis Camilleri hanno sempre creduto in Binotto secondo lo stesso team principal che può contare sull'appoggio dei vertici: “Non ho mai dubitato sul supporto e la fiducia nei miei confronti da parte di entrambi perché sapevo di avere il loro sostegno fin dall’inizio del mio incarico da responsabile della scuderia - racconta in un'intervista a Racefans.net -. Il presidente inoltre mi ha annunciato che presto avremo un nuovo amministratore delegato ed è pienamente coinvolto nel progetto Ferrari”.