Ferrari, primo esame superato a pieni voti

Nel filming day a Fiorano metà dei giri percorsi da Leclerc, metà da Sainz. E tutto è filato liscio sotto gli occhi dei tifosi

Il filming day è filato liscio. La Ferrari SF-23, appena presentata (martedì scorso) è scesa in pista mercoledì per la giornata dedicata ai video promozionali, quelli realizzati a uso e consumo degli sponsor e della comunicazione istituzionale. Ma in questa Formula 1 così avara di test, il filming day è anche l’occasione per una prima, vera presa di contatto con l’auto, qualcosa di più probante rispetto al “demo day” (quello di martedì stesso, in tutto meno di 15 chilometri, da compiere su una pista non omologata, tanto che la configurazione di Fiorano è stata cambiata appositamente). Ieri, invece, sotto con i 100 chilometri, che danno la possibilità di capire se tutto va bene (la Mercedes, ad esempio, ieri a Silverstone ha avuto un guasto al motore) e se i primi dati sono confortanti. Ossia: se quanto si è provato al simulatore sia simile a quel che s’è visto in pista. È la ormai arcinota “correlazione” che sembra essere una delle parole factotum più usate in questi anni di Formula 1. Non si sa se la suddetta correlazione sia stata più o meno confortante, ma i 50 chilometri di Charles Leclerc e gli altrettanti di Carlos Sainz sono filati via senza guasti, il che è un primo importante passo. Purtroppo (per la Ferrari, come per tutte le altre squadre) non ci saranno altri test, caso mai sarà possibile trasferire le indicazioni giunte dalla pista sul simulatore, per consentire ai piloti titolati e quelli dedicati alle simulazioni di effettuare delle sessioni più aderenti alla realtà. Mano a mano che la Rossa gira si svelano piccoli (però importanti) dettagli che i progettisti hanno escogitato. L’ala anteriore, che aveva suscitato delle perplessità a causa di alcuni deviatori di flusso simili a quelli bocciati l’anno scorso sulla Mercedes, risulta sostanzialmente promossa, perché il quadro normativo (pur in costanza di regolamento) è stato leggermente rivisto. Oppure s’è visto il piccolo condotto interno (che, per assonanza con quello che si usava qualche anno fa, viene chiamato con lo stesso nome: S-Duct) che dovrebbe servire a migliorare il rendimento aerodinamico generale e anche aiutare il raffreddamento. Ma è chiaro che si tratta di particolari che verranno chiariti meglio durante i primi test a Sakhir.

Ferrari, entusiasmo d'altri tempi

Per intanto si registra che ieri (come già il giorno prima) la folla è tornata ad assieparsiattorno alle recinzioni di Fiorano e a “popolare” il famoso cavalcavia dal quale si può vedere tutta la pista. Un entusiasmo d’altri tempi, a dimostrazione che - non solo a Maranello, non solo nella “terra dei motori” la Formula 1 sa sempre scaldare i cuori dei tifosi, in particolare se parliamo di tifosi ferraristi e se in pista ci va una Rossa. Del resto, se la Formula 1 sta attraversando un momento di così grande crescita ed espansione è naturale che susciti così tanto entusiasmo in Italia. Ora la palla passa ai tecnici, per le prime analisi (tra l’altro le gomme che si possono usare sono quelle apposite per questi impegni, poco prestazionali). Ma intanto, gli uomini diretti da Fred Vasseur, un’idea sono riusciti a farsela.

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