F1, Ferrari: la SF-24 è veloce ma Leclerc mette il muso con il team

Il pilota monegasco: "Non sono contento, mi hanno fatto usare una gomma in più”. Vasseur: "Bisogna essere opportunisti e non lasciare più punti per strada"

Charles Leclerc inizia a lamentarsi via radio già nel Q1, quando lo mandano fuori per un secondo tentativo, poi abortito quando al muretto vedono che non rischia l’esclusione . Sprecando però un set di gomme Soft nuove, il motivo dei suoi mugugni, proseguiti nei colloqui col team nel giro di rientro, incassata la sconfitta da Max Verstappen nelle qualifiche, e poi pubblicamente nell’intervista in pista e in conferenza stampa. Con una faccia scura, di chi voleva iniziare diversamente e sa già che oggi, il primo GP, sarà una battaglia per il secondo posto. Sì, perché la nuova Ferrari SF-24 cresce, proprio come si sperava dopo i test della scorsa settimana, ma la pole va comunque al tricampione della Red Bull, che quando conta continua a fare la differenza e che nelle prove mostra di avere ancora un vantaggio sul passo gara. Insomma, è il grande favorito per i primi 25 punti mondiali.

Le parole di Vasseur e Sainz

Il problema è il modo in cui leggere questo primo verdetto. Fred Vasseur lo fa col sorriso. «Sì, perché sono felice. Abbiamo fatto il miglior tempo nel Q1 (con Carlos Sainz, ndr) e nel Q2 (Leclerc), ma nel Q3 non siamo riusciti a mettere tutto insieme. Però quello che abbiamo visto è incoraggiante». Sainz, destinato ad andarsene per lasciare il sedile a Lewis Hamilton, maschera il fastidio per essere stato il più veloce del sabato fino all’ultimo, ma ritrovarsi a partire in seconda fila (4° a un decimo dal compagno di squadra). «Mi sentivo in lotta, ma tutti ci aspettavamo la pole di Max. Comunque è stata una buona qualifica e sappiamo di avere migliorato il nostro passo gara rispetto all’inizio del 2023, quindi non vedo l’ora di scoprire se davvero abbiamo il ritmo che desideriamo. Vogliamo iniziare questo Mondiale con una bella prestazione».

La delusione di Leclerc

Leclerc, il Predestinato al ruolo di Messia Rosso messo sotto pressione dalla scelta di puntare su Hamilton dal prossimo anno, vede invece il bicchiere mezzo vuoto e non risparmia critiche alla squadra per una strategia che probabilmente pagherà anche in gara (Max ha una Soft nuova, lui no). A farlo rodere è sapere di aver ottenuto (ma nel Q2) un tempo inferiore alla pole: 14 millesimi in meno, a fonte dei due decimi abbondati presi in Q3, conquistando comunque la prima fila. «Sono un po’ deluso - dice il monegasco -. La Q1 non è stata semplice e abbiamo dovuto mettere due set di Soft nuove e questo ha condizionato le mie qualifiche. Col set usato nel primo tentativo del Q3 ho perso un po’ di ritmo e ho dovuto riadattarmi alle gomme nuove: è lì che ho perso qualcosa. Comunque siamo in posizione migliore rispetto all’anno scorso e questo è positivo. Ora dobbiamo vedere il passo gara, ma ho fiducia. Pensiamo che la Red Bull sia ancora davanti e che abbia un buon margine, ma se ci sarà un’opportunità attaccherò».

La carica di Vasseur

L’approccio però lo detta chiaramente Vasseur. Nessuna follia, un passo per volta. Il team principal chiede alla squadra di concretizzare il potenziale, senza andare oltre. Vuole affidabilità («quella che all’inizio l’anno scorso è mancata»). Ma lo stesso discorso è rivolto a Leclerc, che non deve sbagliare per eccesso di voglia come in passato. «Siamo partiti col passo giusto - afferma il manager francese -. Abbiamo fatto un buon passo avanti sulla prestazione pura e sul degrado delle gomme, ora sarà importante essere opportunisti e non lasciare punti per strada come l’anno scorso. Dovremo essere molto più concreti e portare a casa un buon bottino. Max ha un vantaggio, ma dietro siamo tutti piuttosto vicini. Per noi la cosa più importante sarebbe riuscire mettere pressione alla Red Bull per costringerli a fare scelte magari sbagliate e ad avere la vita meno facile».

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