Ferrari, ora si può sognare: il Mondiale Costruttori non è più un sogno

La classifica parla chiaro: la scuderia di Maranello è a soli quattro punti dalla Red Bull

Il dibattito intorno all’antica domanda su quanto incidano le doti del pilota nel bilancio globale della competitività non ha mai trovato una risposta certa, salvo constatare che la sempre più rapida evoluzione tecnologica ha sbilanciato progressivamente il rapporto in favore del mezzo meccanico. La premessa è funzionale all’analisi della gara che ieri ha regalato alla Ferrari una brillante doppietta e ci conferma che il pilota, alla fine, è sempre determinante. La Red Bull resta il punto di riferimento - ma soltanto se si considera Verstappen - e Sainz è capace di unire prestazioni di alto livello a una costanza di rendimento impressionante. Dato ancora più rilevante nella stagione che si concluderà con l’addio di Carlos. La SF-24 ha dimostrato qualità interessanti: competitiva in qualifica, non soffre più in gara dei mali dello scorso anno e non è azzardato ipotizzare che la Ferrari possa puntare al Mondiale Costruttori.

Caccia a Verstappen

Per quello piloti è consigliabile prudenza, ma le prossime gare, con conseguente sviluppo della monoposto, ci diranno se Verstappen riuscirà a difendere lo status di imbattibilità. La carica di entusiasmo portata dalla vittoria, però, ha un aspetto che non deve essere sottovalutato. Quando le cose vanno male si instaura - anche se inconsciamente - un clima di depressione, i piloti corrono in uno stato di “pax agonistica”: si impegnano, è ovvio, ma senza quel furore che anima chi corre per vincere. Adesso Vasseur dovrà gestire una realtà diversa, caratterizzata da nuove prospettive per i piloti e, di conseguenza, per la squadra. Sainz e Leclerc saranno più rivali di quanto siano mai stati finora: Carlos per dimostrare il proprio valore e meritarsi il volante di un top team il prossimo anno, Charles per imporre il ruolo di numero uno; non sarebbe un bel modo incominciare il 2025 al fianco di Hamilton dopo averle prese da Sainz. Potenziali attriti che Vasseur dovrà lubrificare a dovere, perché dopo tanti anni bui, anche se arriverà “soltanto” il Mondiale Costruttori sarà un ottimo risultato e un viatico importante per il futuro.

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