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© Marco CanonieroTORINO - Una mazzata che poteva essere quasi definitiva, roba da finire al tappeto. Non certo piacevole, anche se rosso. Eppure Lewis Hamilton si avvicina a Monza con una scossa. Voglia. Non siamo al livello del "sono molto emozionato" pronunciato in italiano e più volte ribadito nei giorni del debutto a Maranello (20 gennaio), ma tanto meno al "forse alla Ferrari serve un altro pilota" pronunciato dopo il 12° posto nelle qualifiche in Unghe
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