Davide Bonolis, ex calciatore delle giovanili di Roma, Sampdoria e Triestina, ha condiviso nelle scorse ore un toccante post sul suo profilo Instagram, rivelando per la prima volta un periodo difficile della sua vita. Attraverso un video di qualche anno fa, ha parlato di un periodo buio, rompendo la sua abituale riservatezza e mostrando una parte delicata della sua vita privata. Nonostante la giovane età, il figlio di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli ha voluto aprirsi pubblicamente, affrontando temi che probabilmente gli sono stati a lungo difficili da esprimere. "Sapete tutti che io di post non ne faccio mai, ma in questo periodo io e la mia psicologa stiamo attraversando e ripercorrendo dolori, traumi e disagi che hanno fatto nascere in me ansie, preoccupazioni e altro", ha esordito Davide nel suo lungo messaggio.
Davide Bonolis, la malattia e i problemi con il cibo
Il post di Davide Bonolis è poi proseguito: "Oggi in particolare abbiamo curato il mio momento peggiore, quello che ha portato in me più problemi quello della mononucleosi che mi ha portato a prendere peso. Fino all’età di 11 anni ero un ragazzo tranquillo, sicuro di sé e sereno in tutto, poi alla notizia della malattia mi sono dovuto allontanare dal campo di calcio per ben 6 mesi e da lì ho iniziato a prendere peso. In questo periodo ho iniziato a chiudermi in me ed allontanarmi da tutto quello che potesse essere contatti con altre persone per la enorme paura di essere giudicato e deriso. Durante la settimana andavo a scuola e non vedevo l’ora di tornare a casa e “proteggermi“ da giudizio altrui. Da lì in poi la situazione è degenerata, ho iniziato a trovare lo sfogo e la serenità di tutto questo nel CIBO , insomma ero felice solamente mentre mangiavo". Poi Davide ha ricordato un momento importante: "Un giorno mio nonno se ne andò, mio nonno, l’uomo che lottò per tutta la sua vita per farmi mangiare bene, per aiutarmi a dimagrire ma purtroppo ero veramente a disagio con tutto il resto che ogni tentativo non andò mai a buon termine, però ci mise veramente tutto se stesso come ha fatto sempre per me. 7 giorni dopo la sua morte andai in camera dei miei e decisi di pesarmi ed ero arrivato a 104 kg, da lì la mia mente cambiò".