
Alexandre Pato, ex attaccante del Milan, ha parlato della sua carriera e dei momenti più significativi vissuti con i rossoneri durante l'intervista al podcast The BSMT di Gianluca Gazzoli. Dopo essere stato svincolato nel 2023, il calciatore ha fatto rientro in Italia in occasione dei recenti festeggiamenti per i 125 anni del club meneghino. Occasione questa per ritrovarsi con vecchi amici e rivivere il ricordo degli anni più belli passati con il club, specie sotto la presidenza di Silvio Berlusconi. Proprio quest'ultimo aveva creduto in lui e lo aveva voluto fortemente al Milan, facendolo venire dal Brasile.
Pato, il ricordo degli anni al Milan e Silvio Berlusconi
Durante l'intervista, Pato ha ricordato anche dei i numerosi infortuni che hanno segnato la sua carriera: "Al Milan stavo bene sotto tutti i punti di vista, però purtroppo, quando sei lì devi sempre far bene. Ho avuto troppi infortuni e sono tornato in Brasile". Il calciatore ha poi ricordato il ruolo fondamentale avuto da Berlusconi nel suo trasferimento in Italia: "La prima volta che l'ho conosciuto eravamo al ristorante con la mia famiglia". Poi ha aggiunto: "Quando l'ho visto è stato bellissimo. Lo porto nel cuore e nutro un grande rispetto perché si sono fidati di me, sono venuti in Brasile a prendermi". Ed ancora: "Per me Berlusconi sarà sempre quello che mi ha trattato bene". Uno dei ricordi più cari che il brasiliano conserva del Cavaliere è legato ad una sorta di curioso rituale pre-partita: "Mi chiamava sempre mentre ero sul pullman prima di andare alla partita". Poi ha aggiunto: "Una volta mi suonò il telefono e pensai 'Ma che numero è questo a trenta minuti dalla partita?'". Pato ha poi svelato: "Era lui che doveva dirmi delle cose: 'Stai vicino alla porta, non stare lontano, va bene puntare cinque giocatori ma stai vicino alla porta, ti sposti e tira". Cosa succedeva dopo? "Io gli rispondevo: 'Ok, ma l'allenatore cosa dirà?', e lui mi rassicurava: 'Non ti preoccupare, parlo io con lui'". Consigli che sono stati importanti per Alexandre, che ha poi proseguito dicendo: "Come diceva lui, ho fatto un sacco di gol e sono andato in nazionale giocando da centravanti, dando una svolta alla mia carriera"....