MotoGP, squadre giapponesi in crisi: il piano della Dorna

L’equilibrio del Circus sbilanciato verso le scuderie europee (Ducati, Aprilia, KTM) rimette sul piatto l’ipotesi delle concessioni per Honda e Yamaha
MotoGP, squadre giapponesi in crisi: il piano della Dorna© AFPS

ROMA – L’ultimo appuntamento del mondiale ha certificato, ancora una volta, il deciso spostamento degli equilibri della MotoGP dal Giappone all’Europa, con le scuderie del vecchio continente (Ducati, KTM e Aprilia) che ormai spadroneggiano di fronte alle rivali giapponesi Honda e Yamaha. Un distacco che mette in difficoltà anche grandi campioni come Marquez e Quartararo, costretti alle retrovie per un mai trovato feeling con le rispettive moto. Da qui, nell’ottica ormai nota di aumentare la competitività, e con essa la spettacolarità e i ricavi, del Circus, la Dorna, società che detiene i diritti commerciali del mondiale, starebbe pensando di attivare le concessioni per i due team nipponici.

MotoGP, ipotesi concessioni per Honda e Yamaha

Ma in cosa consiste esattamente una regola, quella delle concessioni, mai tolta dal regolarmente, ma ciò nonostante al momento non utilizzata da nessun team? Si tratta, in sostanza, di “concedere” ai team in difficoltà di poter intervenire in maniera massiccia sugli assetti delle moto anche durante la stagione, usufruendo di maggiori spazi per test privati, di più libertà sulla motoristica, e di spazi di intervento maggiori per i team tecnici. Per ottenere questo, però, serve il benestare di tutti i team in gara. E al momento, secondo quanto rimbalza da numerosi portali di riferimento internazionali, l’unanimità sarebbe ancora molto lontana. Perché se da una parte la Dorna vuole scongiurare, come già accaduto con la Suzuki, che un altro marchio storico del Circus rischi di abbandonare le corse, dall’altra parte i team europei, alcuni dei quali beneficiari delle concessioni negli anni passati (in cui a dominare erano le case giapponesi), rivendicano il vantaggio tecnico acquisito negli ultimi tempi. La strada, insomma, è lunga e tortuosa.

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