Benetti B.Yond 37M, salotto panoramico e suite per lo yatch amico dell'ambiente

Il Voyager è stato appena varato nel cantiere di Livorno e promette lusso estremo, oltre a un innovativo sistema che aumenta l'autonomia e abbatte i consumi
Benetti B.Yond 37M, salotto panoramico e suite per lo yatch amico dell'ambiente

Appena varato nel cantiere di Livorno, il nuovo Voyager Benetti sviluppato su quattro ponti è un ritorno al passato per l'azienda. La scelta di utilizzare l'acciaio, infatti, rimanda subito agli anni '50, quando l'azienda apre la strada alle imbarcazioni di metallo, prefendolo al legno. Oggi il materiale più utilizzato per le grandi imbarcazioni è la vetroresina, ma per B.Yond 37M si è scelto di andare controcorrente, tornando all'acciaio. 

Ottimizzare l'energia

Oltre all’inedita scelta del materiale, B.Yond 37M vanta anche l’innovativo sistema E-Mode Hybrid di Siemens Energy che permette di ottimizzare il consumo di energia a bordo in funzione degli specifici profili di utilizzo: l’azienda dichiara infatti una riduzione di emissioni di CO2 e NOx mai registrata prima in uno yacht di questa categoria. Questo sistema è poi combinato con i filtri catalitici SCR, una tecnologia di controllo dei gas alimentata con una soluzione liquida a base di urea, già adottata nell’automotive per i motori Diesel Euro 6D.

Riduzione dei consumi e delle emissioni

Un mix sostenibile che permette di viaggiare in quattro diverse modalità, tra cui spicca quella Full Electric, per una navigazione a zero emissioni, un plus esclusivo grazie al quale B.Yond 37M è in grado di accedere anche alle aree marine protette o alle zone normalmente interdette alla navigazione a motore. Il pacco di batterie al litio consente anche di stazionare all’ancora in Hotel Mode a zero emissioni, tenendo i generatori spenti e alimentando a batteria le principali utenze di bordo. Numeri alla mano, si parla di un battery pack da 300 kW/h con autonomia “at anchor” fino a 8 ore di giorno e a 12 ore di notte. Il tempo di ricarica delle batterie è di tre ore.

Facendo qualche stima, da Benetti dichiarano che con un utilizzo medio annuo di 1.000 ore, di cui 400 in navigazione e le rimanenti all’ancora, si può ottenere una riduzione di consumi e CO2 fino al 24% ed una riduzione di NOx fino ad un massimo di 85%.

Dettaglio sull’autonomia: in modalità Eco Transfer si arriva fino a 8.200 miglia nautiche a 9 nodi, con i due diesel-generatori spenti e un solo motore di propulsione acceso per una riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2 fino al 16% e di NOx fino all’80% rispetto a una propulsione tradizionale.

Suite e garage

Dicevamo di un quarto ponte, fiore all’occhiello del concept pensato dall’architetto Stefano Righini, che rende possibile elevare tutte le aree più nobili dell’imbarcazione, per una vista panoramica incredibile. I vari spazi si dividono in Lower Deck, con zona servizi che include una vera e propria “walking wine cellar” e una “cold room”; nel Main Deck c’è la zona notte per gli ospiti, composta da quattro suite accessibili da un salotto panoramico; mentre sull’Upper Deck, la zona living, c’è una vista sul mare a 360°. Il ponte superiore, il Bridge Deck, è destinato all’armatore, mentre il Sun Deck ospita una zona dining con pantry e tavolo all’aperto, riparati da un hard top. Poi ci sono due scale, una per gli ospiti e una per l’equipaggio, per un flusso separato.

Non solo. C’è anche un ampio il garage che ospita, in una zona protetta e nascosta, un tender per l’armatore da 6,5 metri, una rescue boat da 4,2 metri e due jet ski.

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