Come si apre la Tesla? Arrivano le chiavi a chip sottopelle

L’azienda Vivokey realizza piastrine che vengono inserite sotto l’epidermide, dalle molteplici funzioni
Come si apre la Tesla? Arrivano le chiavi a chip sottopelle

Le smart key sono ormai piuttosto frequenti. Grazie alla tecnologia, infatti, le auto si aprono direttamente con le chiavi in tasca, o anche tramite smartphone. Ma le strade dell'innovazione sono infinite, a quanto pare, e l'azienda Vivokey ha messo sul mercato un metodo davvero singolare per, tra i vari utilizzi, poter aprire la propria vettura: si impianta un chip sottopelle che, a contatto con la vettura, ne fa scattare le portiere

Un metodo singolare

Sì, avete capito bene. E c’è chi ha accolto questa novità con entusiasmo, come il proprietario di una Tesla, che non contento ha deciso di farsi installare non uno ma ben due chip. Se il primo serve a conservare i dati sensibili e il proprio portafoglio in criptovalute, l’altro è per sbloccare la propria Model 3. “Il primo chip era un po’ più piccolo e non è stato doloroso farselo impiantare nella mano - ha dichiarato l’uomo, che si chiama Brandon Daily -. Era stato caricato all’interno di una grossa siringa e, attraverso quella, è stato in un certo senso iniettato all’interno del mio corpo. Un po’ come accade con i chip dei cani. Anche il secondo è stato inserito nello stesso modo”. A quanto pare, la trovata di Vivokey sta piacendo, tanto che già un centinaio di clienti avrebbero scelto questa singolare soluzione per svariati utilizzi.

Da aggiungere, i chip dell’azienda sono in grado di potersi aggiornare da remoto. Tramite il suo app store, infatti, Vivokey aggiorna e migliora le funzioni dei suoi chip sotto pelle. Il costo è di 300 dollari (302 euro circa), più altri 100 per farsi impiantare la piastrina da un tatuatore. Chissà quante Tesla, viene da domandarsi, verranno aperte così…

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