F1, GP Barcellona: Verstappen vede Senna, Ferrari pensi al 2024

A Barcellona ennesima prova di superiorità dell'olandese della Red Bull, che con un weekend perfetto si porta a 40 successi, uno in meno del brasiliano

TORINO - Max Verstappen mette nel mirino Ayrton Senna, perché la sua superiorità è talmente grande da non lottare con gli avversari in pista, ma con i grandissimi per prendersi un posto sempre più alto nella storia della Formula 1. La sua 40ª vittoria (-1 dalla leggenda brasiliana), 2ª consecutiva a Barcellona e 5ª della stagione finora perfetta per la Red Bull (7 su 7), non è stata mei messa in discussione, se non da un tentativo di sorpasso alla prima curva da parte di Carlos Sainz, che scattava al suo fianco con gomme di mescola più morbida e quindi con più grip. Ma è bastato mostrare i muscoli (come due anni fa con Lewis Hamilton nello stesso punto) e andarsene perché l’olandese volasse liscio verso il Grande Slam: pole, vittoria in testa dal primo all’ultimo giro e giro veloce, conquistato incurante del warning per track limits e dell’avvertimento del suo ingegnere. La Max è così: voleva mandare un messaggio duro anche al compagno di squadra Sergio Perez, che aveva quel punto mondiale e che non è riuscito a rimontare fino al podio, venendo battuto anche da George Russell, che partiva dietro di lui.

GP Barcellona, Mercedes vincitrice di giornata

Dietro Verstappen, infatti, la vera vincitrice di giornata è la Mercedes, che è tornata a piazzare due macchine sul podio e soprattutto a mostrare il miglior passo dopo la RB19 dell’olandese, con un Lewis Hamilton ringalluzzito e convinto di potersi rigiocare il titolo quanto meno il prossimo anno. I tori sono ancora troppo veloci, ma il team ha fatto un grande lavoro e ci stiamo avvicinando. Se non chiuderemo il gap entro la fine dell’anno lo faremo nel prossimo. Sì, sono motivatissimo». A continuare e a restare a Brackley, dove hanno azzeccato la rivoluzione della W14 già introdotta a Montecarlo con pance, fondo e sospensione che seguono la filosofia Red Bull.

GP Barcellona, e la Ferrari?

E le Ferrari? Male. Sì, gli sviluppi sulla scia Mercedes (ma senza nuova sospensione, bocciata), hanno fatto scalare alla Rossa due posizioni, recuperando l’Alpine (non del tutto…) e anche l’Aston Martin, delusione del weekend (Stroll 6°, Alonso 7°), ma restano evidenti i cronici problemi della SF-23 nella gestione delle gomme. Carlos Sainz, che da 2° al via si trova 5° al traguardo, e Charles Leclerc, che parte per ultimo dalla pit-lane per il cambio totale del retrotreno per precauzione dopo i problemi in qualifica ma non riesce ad entrare in zona punti (11° per la penalità di Tsunoda), devono fermarsi sempre prima degli altri e hanno un passo altalenante. Soprattutto come le gomme dure. Insomma, la strada è ancora molto lunga e il confronto con la Mercedes perso molto nettamente. Sì, sarà un Mondiale duro fino alla fine. Sì, meglio pensare già alla macchina del prossimo anno.

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