Riecco Arrivabene: Vasseur, la pressione Ferrari e la rabbia Verstappen

L'ex dirigente della Juventus ha fatto il punto sulla stagione della Rossa: ecco cosa ha detto

TORINO - Torna a parlare Maurizio Arrivabene che ospite di 'Race Anatomy', su Sky, ha fatto il punto sul momento della Ferrari, regalando aneddoti sul suo passato con la Rossa e parlando anche dell'attuale Formula 1. Parte da Vasseur l'ex dirigente di Juve e Ferrari: "Lo conosco da tempo, ha fatto grandi cose con Alfa e ha scoperto un campione come Leclerc. Quando ti trovi a Maranello non è semplice, l'organizzazione è diversa con tante persone da gestire. Il marchio è bello e pesante, c'è tanta pressione. Serve tempo per ambientarsi e capire i meccanismi, oltre che capire cosa rappresenta la Ferrari per l'Italia. Non è facile trovare i meccanismi. Ha fatto bene a non entrare con il piede a martello, prima bisogna conscere le persone".

Arrivabene e il parere su Verstappen

Prosegue nella sua analisi Arrivabene: "Verstappen ci ha dato filo da torcere in passato, a volte ci ha fatto arrabbiare. Mi ricordo Singapore, ma anche Austin con Kimi. Prima era molto umorale, faceva errori di gioventù. Adesso però l'ho visto davvero maturato, su una grande macchina. A Silverstone, da tifoso Ferrari, non sono soddisfatto del risultato. Però è chiaro che la squadra va sostenuta soprattutto nei momenti difficili. E' facile quando si vince salire sul carro. In pista non ho mai escluso di duellare con i più forti, come fanno adesso. Sarebbe inaccettabile, bisogna sempre entrare in pista per rendergli la vita dura. Non ci si sdraia davanti all'avversario".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Arrivabene: "Il pistaiolo è un lavoro difficile"

Arrivabene aggiunge: "Ci sono state discussioni infinite riguardo al budget cap, già ai miei tempi, per salvaguardare le squadre più piccole. Giusto creare processi per massimizzare tutto quanto sperperare. Ma se l'obiettivo era quello di diminuire il gap tra i primi e gli ultimi, non è stato raggiunto. Davanti ci sono sempre i soliti. I pistaioli? Leggere la gara non era facile, ma ci sono. Vedono qualsiasi cosa, non solo i dati. E' come il tattico dell'America's Cup, non siamo contro la tecnologia ma serve anche l'aspetto umano, di chi ha senso della pista. Bisogna sempre avere un bilanciamento tra le due cose, avere un respiro più ampio".

Arrivabene e quel Gp di Silverstone

Poi l'ex dirigente della Rossa conclude: "Il ruolo del team principal è quello di motivare la squadra a dare sempre il meglio. Quel 4 luglio 2018 era nato mio nipote, appena dopo sono stato catapultato a Silverstone. Mi sono promesso di non perdere, ho raccontato questa cosa alla squadra. Ho visto una carica diversa, mi ricordo che il pubblico ci applaudì quando vinse Vettel. I ragazzi erano contenti, era scattata una scintilla. Spesso ho portato a cena la squadra per ringraziarli, la componente umana è importante. Bisogna trattare tutti allo stesso modo. Ho sempre cercato di essere vicino alle persone dal punto di vista umano".

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Torna a parlare Maurizio Arrivabene che ospite di 'Race Anatomy', su Sky, ha fatto il punto sul momento della Ferrari, regalando aneddoti sul suo passato con la Rossa e parlando anche dell'attuale Formula 1. Parte da Vasseur l'ex dirigente di Juve e Ferrari: "Lo conosco da tempo, ha fatto grandi cose con Alfa e ha scoperto un campione come Leclerc. Quando ti trovi a Maranello non è semplice, l'organizzazione è diversa con tante persone da gestire. Il marchio è bello e pesante, c'è tanta pressione. Serve tempo per ambientarsi e capire i meccanismi, oltre che capire cosa rappresenta la Ferrari per l'Italia. Non è facile trovare i meccanismi. Ha fatto bene a non entrare con il piede a martello, prima bisogna conscere le persone".

Arrivabene e il parere su Verstappen

Prosegue nella sua analisi Arrivabene: "Verstappen ci ha dato filo da torcere in passato, a volte ci ha fatto arrabbiare. Mi ricordo Singapore, ma anche Austin con Kimi. Prima era molto umorale, faceva errori di gioventù. Adesso però l'ho visto davvero maturato, su una grande macchina. A Silverstone, da tifoso Ferrari, non sono soddisfatto del risultato. Però è chiaro che la squadra va sostenuta soprattutto nei momenti difficili. E' facile quando si vince salire sul carro. In pista non ho mai escluso di duellare con i più forti, come fanno adesso. Sarebbe inaccettabile, bisogna sempre entrare in pista per rendergli la vita dura. Non ci si sdraia davanti all'avversario".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Riecco Arrivabene: Vasseur, la pressione Ferrari e la rabbia Verstappen
2
Arrivabene: "Il pistaiolo è un lavoro difficile"