Ferrari mission impossibile: Leclerc penalizzato e intossicato

A Yas Marina le McLaren volano e la Rossa vive una giornata difficile che rende ancora più dura recuperare 21 punti ai rivali domani nell’ultima gara per conquistare il Mondiale Costruttori a distanza di sedici anni
Ferrari mission impossibile: Leclerc penalizzato e intossicato© Getty Images

Non resta che gufare. Il sogno di un Colossal Rosso, con il ritorno sul tetto del mondo dopo sedici anni, anche se per ora e ancora tra i costruttori (Max Verstappen da mo’ ha ribadito che il trono resta il suo, con tanto di spade sguainate nei confronti di chi osa attaccarlo) sembra infrangersi già nel venerdì di Abu Dhabi. L’incursione in pista di Brad Pitt giovedì sera mentre la Ferrari immortalava la foto dell’anno a memento anche e soprattutto di Carlos Sainz, sacrificato sull’altare della mega star dei motori Lewis Hamilton, ha regalato sorrisi e milioni di clic, ma il risveglio è stato duro. Durissimo. La star hollywoodiana, tornata nel paddock per completare le riprese di Apex, il rinviato e atteso film sulla Formula 1, ha scelto il Rosso, ma la pista ha detto Papaya. E purtroppo la McLaren, che già parte da un comodo +21 in classifica con 44 punti da assegnare è stata aiutata dal sfortuna che ha colpito la Ferrari nello storico giorno delle prime libere con i due fratelli Leclerc in azione nello stesso team. Quello appunto più iconico. Mentre Arthur girava, Charles è dovuto rimanere fermo mezz’ora, e non per l’intossicazione che l’ha colpito all’arrivo negli Emirati. Altro segno, ma nulla come il tilt della parte elettrica della SF-24 che ha costretto i meccanici a sostituire il pacco batterie. Terzo della stagione, con due permessi da regolamento, penalità automatica: 10 posizioni di retrocessione nella griglia che uscirà dalle qualifiche di oggi. Fondamentale per l’esito della gara (la Rossa ha un passo gara migliore del time attack, ma deve partire davanti) e probabilmente la pietra tombale sui sogno rossi, quella che trasforma definitivamente la domenica in un copione da Mission Impossible.

Cautela Costruttori

Magari in finale sarà lieto come quello delle avventure di Tom Cruise. D’altronde avere le spalle al muro è la situazione migliore per rischiare senza aver nulla da perdere, semmai solo da guadagnarci. Al contrario dei rivali. Ma la McLaren, come previsto, vola: doppietta Lando Norris-Oscar Piastri, con quattro decimi difilati a Sainz (4°) e sei a Leclerc (6°). Ma a spaventare è anche il passo-gara, nettamente migliore. Avendo come punto di ricaduta un terzo e quarto posto anche in caso di doppietta Ferrari, conquistare il Mondiale Costruttori dopo 26 anni (l’ultimo nel 1998 con Hakkinen e Coulthard) sembra una formalità. Proprio per questo tra i papaya si sprecano le dichiarazioni di cautela e fuori campo probabilmente le toccate delle parti basse. «Per il momento potrebbe sembrare tutto rose e fiori, ma penso che ci sia comunque una dura battaglia» avverte Norris, uno che per altro ne combina abbastanza. «La penalità di Leclerc non cambia niente, qui può rimontare in fretta» dice ancora più chiaramente il team principal Andrea Stella. Dall’altra parte della barricata Fred Vasseur cerca di tenere alto il morale rosso. «Non è l’inizio ideale, ma dobbiamo mantenere lo stesso approccio e concentrarci sui noi stessi. Statisticamente il titolo costruttori è molto difficile e con la penalità ancora di più, ma noi spingeremo fino all’ultima curva dell’ultimo giro con entrambe le vetture. Vedremo dove saranno le McLaren».

Sainz-Leclerc, le parole

Sainz da uomo concreto e calcolatore qual è quantifica speranzoso. «Non siamo realmente a mezzo secondo dalla McLaren, ma a due-tre decimi sì. Dobbiamo recuperarli». Leclerc come sempre va più a sensazione, istinto. E usare l’autoironia. «Mi sento già un po’ meglio della notte e so che dopo una bella dormita sarò in pista con le batterie di nuovo cariche... Speriamo di avere una buona giornata e di poter fare una grande rimonta in gara. Le McLaren sfortunatamente sembrano più veloci, ma sappiamo quanto in Formula 1 le cose possano cambiare in fretta. Dobbiamo restare concentrati sapendo che non finirà davvero se non alla bandiera a scacchi. Stavolta abbiamo avuto un problema noi e non auguro problemi a nessuno, ma ci dobbiamo concentrare su noi stessi e provare a fare qualcosa di eccezionale». Gufare. 

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