© Getty ImagesNon c’è pace per la Ferrari. Se non fosse che il passo da gambero dopo la pausa estiva ha fatto precipitare la Scuderia da seconda a quarta forza del Mondiale, ci sarebbe da dire: meno male che fra qualche giorno si tornerà in pista (Austin e Città del Messico). Il devastante trittico Monza, Baku, Singapore ha infatti acceso tutti gli allarmi possibili e soprattutto i malumori interni che Fred Vasseur comincia a fare fatica a gestire. A cominciare dalla frustrazione di Charles Leclerc, che dopo la rabbia dell’ultimo GP ha fatto sapere tramite il suo manager Nicolas Todt di iniziare a guardarsi intorno. Per questo, nonostante il pubblico sostegno incassato da Lewis Hamilton, in questi giorni si sono moltiplicate le voci di bufera a Maranello. Prima di liti tra Vasseur e alcuni tecnici, poi il ritorno di quelle su un interessamento per Christian Horner.
Nessuna smentita dalla Ferrari
A rilanciarle il sito specializzato tedesco F1-Insider, che mette insieme tutti i pezzi della vicenda, a partire dalla chiusura definitiva delle “pendenze” del manager inglese: la rescissione con enorme buona uscita (circa 100 milioni di euro) del contratto con la Red Bull (era valido fino al 2030) e la decadenza della causa per “comportamenti inopportuni” indetta dalla dipendente di Milton Keynes (che avrebbe incassato 3 milioni di sterline). Horner sarebbe libero di lavorare in F1 con un altro team a inizio 2026 e John Elkann, sotto pressione per i risultati sportivi (ma ora anche per la pessima risposta della borsa al piano industriale e al debutto della Ferrari elettrica), vorrebbe dare un segnale forte nonostante il rinnovo di Vasseur sia stato firmato da neppure tre mesi. Dalla Ferrari non arrivano smentite ufficiali, anche se filtra sorpresa su un fronte che sembrava chiuso. Anche per opportunità mediatiche (ma la vicenda legale ora è risolta). Inoltre il nome di Horner da settimane è associato all’Aston Martin, il team del magnate canadese Lawrence Stroll che ha già strappato alla Ferrari il genio Adrian Newey e il dt Enrico Cardile (autore in gran parte della SF-25), che dal prossimo anno con la rivoluzione tecnica avrà il motore Honda e soprattutto grandi finanze supportate dai capitali sauditi.
