Paul Gascoigne ha fatto parlare di sé tanto sul campo quanto per il personaggio al di sopra di ogni riga che è stato e - ogni tanto - continua ancora ad essere. Dal rettangolo verde ai reality show, di recente Gazza è stato sull'Isola dei Famosi 2021, portando il suo eccentrismo tra i naufraghi. Proprio qui, si è lasciato andare a tanti aneddoti da mettersi le mani nei capelli per l’ironia e l’irriverenza. Come quella volta che caricò uno struzzo in auto per portarlo al campo di allenamento del Tottenham.
"Rapimento" automobilistico
L’incredibile gesto, fatto di talento per l’improvvisazione, capacità organizzativa e interpretazione del ruolo come si confà a un centrocampista del suo livello, risale ai tempi del Tottenham, in cui ha militato dal 1988 al 1991. Gascoigne ha raccontato che aveva un amico allo zoo, al quale chiese di consegnargli uno struzzo. L’idea folle si è subito tramutata in realtà: lo avrebbe portato al centro di allenamento degli Spurs, presentandolo come un nuovo calciatore. Per il trasporto, l'ex laziale pensò di acciuffare il pennuto e infilarlo dentro un sacco marrone, caricandolo sulla sua auto fino al campo.
È veloce ma non segna gol
Arrivato al cospetto della squadra, lo struzzo fu presentato con semplicità: “Ehi, mister, ti ho portato un nuovo giocatore”. Lo stesso Gazza ha rivelato, in un documentario del 2016 realizzato da Jane Preston ma mai distribuito in Italia, che l’animale – vestito con la maglia numero 8 – partecipò alla seduta di allenamento seguendo i calciatori in tutti i loro movimenti, con la sessione che durò due ore in più del previsto. Alla fine, il tremendo Paul ci mise tre ore solo per riacciuffarlo: “I problemi sono arrivati quando è finito l'allenamento, non riuscivo a prenderlo. Poi quando sono riuscito ad acchiapparlo ho detto: 'È veloce ma non segna gol"'. Così l'ho riportato al suo proprietario. Avete idea di quanto sia difficile catturare uno struzzo? Avete idea di quanto sia difficile catturare uno struzzo?”
No, Paul, non ne abbiamo idea. Né sappiamo come tu sia riuscito a coniugare così spontaneamente una dote calcistica raffinata a una debordante e magnifica irriverenza, ma – come dicono gli inglesi –. Thanks for the memories.