Il settimo posto in gara e il quattordicesimo riferimento cronometrico dopo l'incrocio dei tempi delle due semifinali hanno estromesso Francesca Fangio dall'ultimo atto dei 200 rana femminili ai Giochi di Parigi. L'azzurra ha nuotato in 2'25"39, lontanissima dalla soglia di qualificazione per la gara di venerdì. "Per molti forse può sembrare una frase fatta quando si dice l'importante è esserci… ma per è lo è stato - ha dichiarato ai microfoni Rai dopo essere scoppiata in lacrime - Non lo so, non mi sembra vero, non credevo di poterne fare un'altra, ero arrivata a rincorrere la qualificazione olimpiaca all'ultimo istante”.
“Forse per voi giornalisti…”
"Certo posso nuotare meglio di così, lo so ma per me è stata speciale, me la sono goduta senza pressioni. L'atmosfera è strepitosa. Sono felice di essermi goduta tutto, le emozioni, il contesto e pure la gara anche se non mi è venuta molto bene. Magari per i giornalisti che ti intervistano è brutto sentirselo dire, quando magari uno dice è bello anche solo poter partecipare, esserci… Per me lo è stato, è stata una bellissima emozione e a Tokyo non era esattamente così - ha poi proseguito facendo riferimento alla pandemia Covid - Viverlo ora, così in questo modo mi ha fatto emozionare tanto, sono molto felice". Parole che ricordano quelle pronunciate qualche giorno fa da Benedetta Pilato, che aveva chiuso al quarto posto la finale dei 100 rana.